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Ecografia delle anse intestinali: quando è utile?

Nella valutazione del dolore addominale acuto o delle malattie infiammatorie intestinali è importante lo studio delle anse intestinali per la valutazione di eventuali malattie infiammatorie.

L’ecografia delle anse intestinali è l’esame non invasivo, ripetibile e ben tollerato anche dai bambini che permette al medico di guardare le anse intestinali e aiutare la diagnosi o il monitoraggio di una malattia già presente. Ne parliamo con il dottor Roberto Grignani, ecografista e specialista in chirurgia bariatrica di Humanitas San Pio X.

Cos’è l’ecografia delle anse intestinali?

«L’ecografia delle anse intestinali utilizza gli ultrasuoni per studiare il tratto gastro enterico, ovvero stomaco, duodeno, intestino tenue, colon e retto – spiega l’esperto -. Associata alla valutazione clinica del paziente, l’ecografia è uno strumento efficace per la diagnostica e il follow up di patologie che un tempo richiedevano indagini molto invasive e sgradite al paziente. Usando gli innocui ultrasuoni, invece, è possibile rilevare gli spessori di parete delle anse intestinali, eventuali masse addominali, ascessi o linfonodi ingrossati nella cavità addominale, e la peristalsi intestinale».

Quando è utile l’ecografia delle anse intestinali?

«Malattie infiammatorie croniche intestinali, malattia diverticolare, appendicite, addome acuto o invaginazione intestinale (patologia pediatrica, rara nell’adulto) sono condizioni che possono essere valutate in modo efficace con l’ecografia – prosegue l’esperto -. Infatti, oggi l’ecografia delle anse intestinali è ampiamente usata nei controlli (follow-up) dei pazienti con morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa, perché permette di rilevare gli spessori della parete intestinale che, in queste malattie, è un segno importante dello stato della malattia, ma è anche utile nell’identificare la presenza di segni di malattia diverticolare, eventuali ascessi o raccolte in cavità addominale, e appendicite.

Grazie agli ultrasuoni è possibile rilevare non solo lo spessore delle pareti delle anse intestinali e quindi lo stato dell’infiammazione, ma anche la motilità, ovvero il movimento, e la distensione delle anse, oltre alla presenza di liquido che rappresenta un importante segno di sofferenza delle anse, come nel caso dell’addome acuto caratterizzato da forte dolore addominale. In questo caso, l’ecografia delle anse intestinali può essere d’ausilio alla radiografia. Sulla base di motilità, dilatazione, spessore delle pareti e presenza o meno di liquido, l’ecografista può aiutare nella diagnosi differenziale tra ileo meccanico acuto, ileo meccanico cronico o ileo dinamico».

L’ecografia delle anse intestinali nei bambini?

«Nei bambini con dolore addominale che vengono indirizzati all’esame ecografico va sempre posto il sospetto diagnostico di invaginazione intestinale, una patologia che, seppur rara, quando si presenta in età adulta può essere invece legata alla presenza di tumori – sottolinea il dottor Grignani -. All’ecografia, l’invaginazione dell’ansa all’interno di se stessa si presenta come una massa addominale a cerchi concentrici, spesso accompagnata da stasi venosa».


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