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Intestino: serve davvero assumere probiotici e prebiotici?

Costituito dall’insieme di microrganismi e batteri che si trovano all’interno del nostro intestino, il microbiota intestinale, o flora intestinale, è fondamentale per garantire il corretto funzionamento del nostro organismo. «Sempre più studi correlano il benessere del nostro intestino alla salute generale. La flora batterica intestinale è costituita da un’incredibile varietà di microrganismi. Alcune specie batteriche sono “amiche” del nostro intestino mentre altre sono potenzialmente patogene e dannose. Il microbiota oltre a influenzare il benessere dell’intestino, regola funzioni meno scontate come il sistema immunitario, metabolico e nervoso. La dieta ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio della flora intestinale in quanto ne influenza in maniera diretta la composizione – spiega la dottoressa Stefania Della Ventura, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione di Humanitas San Pio X – Prendersi cura del microbioma con un’alimentazione corretta ha innumerevoli vantaggi per la salute e per il benessere generale».

Probiotici e prebiotici: come aiutano l’intestino e dove trovarli

«I probiotici sono microrganismi “vivi” presenti nel tratto intestinale, come batteri (tra cui i Bifidobatteri e i Lattobacilli) e lieviti (come il Saccharomyces boulardii) – continua l’esperta -. Si trovano normalmente nell’intestino e hanno la funzione di contrastare la proliferazione dei microrganismi patogeni. Un’altra funzione importantissima dei probiotici è la difesa del sistema digerente durante trattamenti farmacologici, come alcune terapie antibiotiche, che causano diarrea e feci liquide. Inoltre, aiutano anche a rinforzare la flora intestinale delle persone che con sindrome del colon irritabile e combattere gonfiore e flatulenza. Per svolgere tutte queste funzioni, i probiotici sono in grado di “attaccarsi” alle cellule intestinali senza scatenare reazioni immunitarie o nocive. I probiotici si trovano in yogurt, in cibi fermentati (kefir, tempeh) e ricchi di fibre. Se necessario, possono essere anche introdotti sotto forma di integratori. Tuttavia, prima di decidere di introdurre o aumentare l’apporto di probiotici, è fondamentale rivolgersi allo specialista per sapere se vi è una reale necessità e non rischiare di causare effetti indesiderati, specie in presenza di determinate condizioni cliniche (trapianti, tumori maligni). Non tutti i probiotici sono uguali e lo specialista potrà consigliare il tipo più adeguato a seconda delle esigenze cliniche personali.

I prebiotici, invece, sono sostanze che hanno il compito di favorire lo sviluppo e l’attività dei batteri “buoni”, come i Bifidobatteri o il Lattobacilli, utili per la salute di sistema immunitario e metabolico – spiega la dottoressa Della Ventura – oltre a regolare gli effetti collaterali degli antibiotici e dello stress. Infatti, lo stress, tra le varie conseguenze negative, può alterare l’equilibrio del microbiota e dell’organismo stesso. Assumerne una quantità regolare di prebiotici durante un periodo particolarmente stressante può aiutare a recuperare il benessere e a normalizzare il sonno e l’umore. I prebiotici si trovano in cereali integrali, legumi, ortaggi (asparagi, carciofi, cicoria, cipolla e aglio), banane, yogurt e latte fermentato».

E i fermenti lattici?

«I fermenti lattici sono microrganismi ad azione probiotica e sono importanti per l’equilibrio del microbiota intestinale. I fermenti lattici sono così denominati in quanto sono in grado di metabolizzare il lattosio, lo zucchero presente nel latte, tramite un processo chiamato fermentazione. I fermenti lattici sono utili per riequilibrare la flora intestinale e rinforzare le difese immunitarie a livello intestinale. Si trovano in yogurt, formaggi cremosi, latte fermentato, crauti, miso, tempeh, tè kombucha. In caso di squilibrio della flora intestinale, si possono assumere come integratori dietro consiglio medico – conclude l’esperta -.

Scienza Dell'Alimentazione

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