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Laserterapia: come funziona nel dolore muscolare e scheletrico?

Il dolore muscoloscheletrico può essere spesso invalidante, ma le terapie fisiche non invasive usate in fisioterapia possono rivelarsi fondamentali nel percorso di cura e guarigione per alleviare e risolvere il sintomo. 

Tra queste le innovative tecnologie laser ad alta intensità sono un utile alleato per risolvere in breve tempo il dolore muscolare e scheletrico conseguente a infiammazione, artrosi o tendinopatie.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Vittorio Dehò, responsabile di Riabilitazione ed Elena Centurelli, fisioterapista di Humanitas San Pio X.

A cosa serve la laserterapia?

Artrosi dell’anca, dolore alle spalle, dolore al ginocchio da tendinopatia rotulea, epicondilite e dolore da sindrome del tunnel carpale sono condizioni che possono limitare la vita e i gesti quotidiani. In molti casi, su indicazione del fisiatra, può essere utilizzata la laserterapia per alleviare rapidamente il dolore muscolare e scheletrico. La laserterapia è una tecnologia ampiamente usata in campo riabilitativo che sfrutta i dimostrati effetti benefici della luce laser per ridurre il gonfiore (edema) conseguente a infiammazione da trauma o da patologia, e per indurre un effetto antalgico locale.

La laserterapia a scopo antalgico si prefigge quindi di eliminare il dolore e combattere l’infiammazione che lo ha provocato sia in situazioni acute (come dopo un intervento chirurgico, ad esempio) sia croniche, come nei disturbi muscoloscheletrici degenerativi (ad esempio, l’artrosi). Per questi motivi è indicata come trattamento fisico da effettuare prima della fisioterapia attiva o passiva, in modo da permettere al paziente di svolgere con minor difficoltà gli esercizi riabilitativi che contribuiranno a loro volta ad accelerare la guarigione.

Laserterapia ad alta intensità: cosa fa in più?

Rispetto agli effetti della laserterapia a bassa potenza o a luce fredda, la particolare luce laser ad alta potenza ha anche un effetto fotomeccanico biostimolante sulle cellule dei tessuti: in particolari condizioni di potenza, la laserterapia non solo risolve il dolore ma promuove la rigenerazione e guarigione dei tessuti infiammati da patologie o lesioni muscolo-scheletriche e dei nervi coinvolti nella conduzione dello stimolo doloroso. Usato a specifiche lunghezza d’onda e seguendo protocolli di terapia personalizzati, il laser ad alta intensità è in grado di stimolare le terminazioni nervose libere e bloccare i percorsi del dolore nel sistema nervoso, portando un sollievo immediato per il paziente.

Le apparecchiature Laser ad alta intensità utilizzate in Humanitas San Pio X, grazie all’alta potenza che riescono a raggiungere (10-20-30 Watt), consentono alla luce laser di stimolare i tessuti profondi per una terapia del dolore che risulta  molto più efficace.

La luce può essere utilizzata sia su aree molto ridotte, come il tunnel carpale o il gomito, nell’epicondilite, concentrando tutta la potenza su un’area circoscritta e massimizzando l’effetto antalgico, sia su zone più estese seguendo l’irradiazione del dolore e la superficie muscolare interessata.

Come si svolge un trattamento di laserterapia?

La sessione di trattamento di laserterapia non è in alcun modo dolorosa e ha tempi di trattamento differenti (da 5 a 20 minuti) a seconda della zona e della patologia.

Il fisioterapista, su indicazione del medico fisiatra, individua l’area da trattare e, dopo aver indossato e fatto indossare al paziente degli occhiali protettivi, inizia il trattamento.

L’erogazione della luce laser può avvenire sia con modalità scanner-automatica, di solito utilizzata su zone ampie, sia in modalità manuale con un manipolo gestito dal fisioterapista, indicato per il trattamento di zone delicate e di ridotta estensione.

L’apparecchiatura oltre a essere particolarmente efficace, grazie alla sua alta potenza e ai programmi specifici impostati dal fisioterapista e personalizzabili sulla base delle caratteristiche di ogni paziente e della sua problematica, ha anche elevati standard di sicurezza. Infatti, per ogni programma viene fornita al fisioterapista l’indicazione della durata consigliata e della distanza a cui posizionare il macchinario; lo scanner ha un regolatore di distanza che interrompe il trattamento se il paziente si avvicina troppo all’erogatore laser; lo stesso paziente ha un pulsante di stop per bloccare il macchinario qualora avvertisse problemi o fastidi; l’erogatore ha un termoscanner che in tempo reale mostra il surriscaldamento dei tessuti per controllare l’effettiva efficacia e correttezza del trattamento in corso.

Efficacia e sicurezza sono quindi due parametri ampiamente garantiti dal macchinario laser in uso in Humanitas San Pio X e gli effetti antidolorifici e antiInfiammatori sono un grande vantaggio a supporto della fisiochinesiterapia attiva che, in seguito, andremo a effettuare col paziente.

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