Inverno e vacanze natalizie fanno rima con settimana bianca e weekend sugli sci o sulla tavola da snowboard per molti sciatori provetti, ma anche per chi vuole cimentarsi con lo sci per la prima volta. Avere un’attrezzatura adeguata è la base del divertimento, ma serve anche la preparazione per prevenire infortuni e mal di schiena.
Ne parliamo con il dottor Giuseppe J. Sciarrone, specialista in neurochirurgia e Co-direttore del Centro di Chirurgia Vertebrale e Robotica di Humanitas San Pio X.
Mal di schiena: piste, freddo e postura tra i fattori di rischio
Tutti gli sciatori, sia quelli con una tecnica perfetta e un’adeguata preparazione presciistica, sia quelli alle prime armi, si trovano in genere ad affrontare piste dal fondo irregolare, temperature rigide e diverse ore nella stessa posizione sugli sci o sulla tavola da snowboard. In particolare il fondo irregolare, i continui balzi e vibrazioni possono essere tra le cause di insorgenza del mal di schiena. Il sovraccarico muscolo scheletrico che ne deriva, infatti, può andare a pesare sulla schiena e sugli arti inferiori, con il rischio di avvertire fastidio lombare, talvolta già poco dopo aver iniziato a sciare. Senza considerare eventuali traumi da contatto con altri sciatori specie nei momenti in cui le piste sono più affollate.
Il mal di schiena e il dolore lombare, però, possono essere già presenti nello sciatore, per diverse cause: postura scorretta nel lavoro e nelle attività quotidiane, clima freddo, età, scarsa abitudine all’attività fisica, sovrappeso, precedenti traumi o patologie vertebrali. Si tratta di fattori che, durante lo sci, possono contribuire all’insorgenza di disturbi da sovraccarico o da compressione, di cui mal di schiena, dolore al collo e alle spalle sono i primi segnali di disturbi che non vanno sottovalutati, qualunque sia la forma, l’intensità e la modalità con cui si manifesta il dolore.
Cosa fare se viene il mal di schiena?
Se il dolore è acuto e compare in modo improvviso, tipo colpo della strega, la raccomandazione è di sospendere lo sci e rivolgersi al proprio medico o al medico locale per una valutazione e per iniziare la terapia, in genere con farmaci anti-infiammatori non steroidei oppure antidolorifici. In alcuni casi, la terapia medica e il riposo di qualche giorno aiutano a dare sollievo e, probabilmente, anche a tornare gradualmente a sciare. Tuttavia, una volta a casa e se il dolore non passa, è bene rivolgersi allo specialista per capire le cause che hanno scatenato il dolore, in modo da poter iniziare una terapia adeguata allo scopo di prevenire altri eventi in futuro.
Consigli pratici
- Preparazione fisica: da iniziare almeno un paio di mesi prima della stagione sciistica o della settimana bianca programmata, ha l’obiettivo di rinforzare tutti i muscoli più soggetti a stress durante la discesa, allo scopo di salvaguardare ginocchia e legamenti, ma anche schiena e salute vertebrale. In particolare, per proteggere la schiena è importante dedicare del tempo al rinforzo dei muscoli addominali, dei muscoli estensori della colonna e dei muscoli stabilizzatori, ovvero della muscolatura a stretto contatto con le vertebre.
- Riscaldamento: prima di indossare gli scarponi, il riscaldamento muscolare è importante per dare elasticità ai muscoli della regione lombare e prepararli allo stress dello sci. Squat, stretching lombare e affondi sono esercizi semplici che possono fare la differenza.
- Defaticamento: al termine della giornata di sci, lo scarico muscolare è importante perché aiuta i muscoli a recuperare dalla fatica e dallo stress, ad allungarsi e rilassarsi. Lo stretching, anche della colonna, va praticato a tutte le età perché aiuta a prevenire eventuali contratture.
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