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Metodi contraccettivi: come scegliere?

Sono tanti e diversi i motivi per cui una donna può scegliere di evitare una gravidanza. In generale, pianificare una gravidanza permette di controllare eventuali fattori di rischio e adottare interventi protettivi per la salute (come l’assunzione di acido folico nel periodo preconcezionale). Scopo della contraccezione è di controllare il processo della riproduzione, ma hanno anche il vantaggio di proteggere dalle infezioni sessualmente trasmissibili. Esistono diversi metodi contraccettivi temporanei e certamente reversibili: ne parliamo con il dottor Alessandro Bulfoni, responsabile di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas San Pio X.

Link a fonte Salutegov

Contraccezione: tipi di assunzione diversa per evitare una gravidanza

«Ogni metodo contraccettivo ha caratteristiche diverse, e può adattarsi alla donna non solo sulla base della sua età – dice l’esperto -. Fondamentale è però rivolgersi a uno specialista che, durante la visita ginecologica e con la raccolta dell’anamnesi personale e familiare, può indirizzare la donna verso il metodo contraccettivo più adatto alla propria vita sessuale e salute».

Contraccettivi ormonali  

Sono noti come pillola (pillola estroprogestinica, pillola con solo progestinico), anello (contraccettivo estroprogestinico), cerotto (transdermico estroprogestinico, impianto sottocutaneo a rilascio di progestinico) e spirale (dispositivi intrauterini IUD). I contraccettivi ormonali contengono estrogeni e/o progestinici, hanno un’azione anti-ovulatoria, ovvero impediscono l’unione dello spermatozoo con l’ovulo, e oltre a impedire la gravidanza aiutano anche nella riduzione del rischio dei tumori dell’ovaio e dell’endometrio. Non proteggono dalle infezioni sessualmente trasmesse

Contraccettivi da usare durante il rapporto sessuale

Si tratta del preservativo (o profilattico), diaframma, spermicidi, che sono definiti metodi di barriera. La loro efficacia sia nella protezione da gravidanze indesiderate, sia da infezioni a trasmissione sessuale è legata al loro corretto utilizzo. Il diaframma non assicura la medesima garanzia di protezione rispetto al preservativo, che ha una efficacia moderata. Gli spermicidi, in ogni forma sono efficaci nella protezione da gravidanze indesiderate se vengono utilizzati insieme ad altri metodi contraccettivi.

Esistono anche metodi naturali, ma non infallibili nè sicuri, noti con il nome di metodo Ogino-Knaus, temperatura basale, Billings, che si basano sul calcolo approssimativo dei giorni fertili, ma dipendono dalla regolarità del ciclo della donna; oppure il coitus interruptus, ovvero l’immediata e tempestiva interruzione del rapporto sessuale qualche istante prima dell’eiaculazione, ma ha un alto tasso di insuccesso.

Contraccettivi da usare dopo il rapporto sessuale

Si tratta di metodi di contraccezione di emergenza (farmacologica e non farmacologica) che non devono sostituire un regolare metodo contraccettivo. In caso di contraccezione di emergenza farmacologica, chiamata anche “pillola del giorno dopo” o pillola dei cinque giorni dopo, la donna assume una  compressa che contiene ormoni. La donna deve essere informata che durante quello stesso ciclo dovrà evitare rapporti a rischio o usare il preservativo, perchè la contraccezione di emergenza non protegge nè dalla gravidanza nè dalle infezioni sessualmente trasmesse. Se il processo di impianto dell’ovulo è già iniziato il farmaco non è efficace. 

In Italia sono disponibili preparati orali contenenti levonorgestrel, che ha maggiore efficacia se assunta entro 72 ore dal rapporto non protetto, e ulipristal acetato da assumere entro 5 giorni (120 ore) dal rapporto non protetto. Entrambi i preparati, in genere considerati privi di gravi effetti collaterali o controindicazioni proprio perché il tempo di assunzione è molto breve (una unica somministrazione), sono soggetti a prescrizione medica, e l’ulipristal acetato anche per persone di età inferiore a 18 anni. 

La contraccezione di emergenza non farmacologica si basa sull’uso dello IUD al rame (spirale al rame) applicato direttamente in utero dal ginecologo, e permette di ridurre il numero e la motilità degli spermatozoi, impedendo l’impianto dell’ovulo e rendendo l’endometrio inadatto alle gravidanze. In genere lo IUD è sconsigliato alle donne che non hanno avuto gravidanze, perché l’inserimento può essere fastidioso e dare infiammazione. Lo IUD al rame può essere usato anche come contraccettivo nel lungo periodo; in questo caso sono raccomandati controlli periodici dal medico/ginecologo e, in caso di dolori pelvici, perdite maleodoranti e febbre è necessario consultare il proprio ginecologo.

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