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Premenopausa: quali sono i sintomi e come riconoscerla

La maggior parte delle donne non se ne accorge, altre percepiscono che qualcosa sta cambiando. Verso i 40-45 anni inizia il fisiologico periodo comunemente chiamato premenopausa (più precisamente perimenopausa), che può essere caratterizzato da sintomi e segnali anche 5-10 anni prima della menopausa. Come la donna arriva alla premenopausa, ovvero stato di salute fisico e mentale, può influenzare il modo in cui vivrà anche la menopausa.

Saper riconoscere i segnali con cui si manifesta la premenopausa è importante per affrontare la menopausa con serenità, energia e vitalità, o sapere quando è il caso di chiedere consiglio al proprio medico.

Quali sono i campanelli che avvertono la donna che sta entrando in premenopausa? Ne parliamo con la dott.ssa Mariafrancesca Waldis, ginecologa di Humanitas San Pio X.

I sintomi della premenopausa

  • Alterazione del ciclo mestruale

    L’alterazione del ciclo mestruale non è l’unico segnale, anche se tra tutti è quello che caratterizza maggiormente la premenopausa. Cicli mestruali irregolari come frequenza e intensità, con ritardi significativi (oligomenorrea) o mestruazioni ravvicinate (ogni 20-25 giorni) possono avvenire anche 5-10 anni prima della menopausa: si tratta delle prime avvisaglie di un fisiologico calo della produzione di ormoni femminili e di una graduale diminuzione della funzionalità delle ovaie. 

    Cicli mestruali irregolari, fino all’assenza del ciclo (amenorrea), compaiono nella maggior parte delle donne prima della menopausa: questo perché i livelli degli estrogeni sono irregolari e oscillanti, mentre il progesterone tende a ridursi. Alterazioni del ciclo mestruale devono indurre la donna a rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia per escludere altre problematiche.
  • Stanchezza, dolori muscolari e calo di energia

    Alcuni studi evidenziano che uno stile di vita sano ha un impatto positivo nella vita della donna in questo periodo, mentre l’abitudine al fumo di sigaretta può influire negativamente sui sintomi secondari della premenopausa.

    Stanchezza, dolori muscolari e calo di energia possono essere frequenti in questo periodo a causa della graduale carenza di estrogeni e  di progesterone che sembrano essere collegati a una riduzione della massa muscolare. Condurre una regolare attività fisica aiuta ad affrontare anche stanchezza e calo di energia.
  • Mal di testa, difficoltà di concentrazione e di memoria

    La graduale carenza di estrogeni e di progesterone sembrano essere associati anche ai sintomi neurologici della premenopausa: oltre alla grande stanchezza, si possono manifestare anche una maggiore difficoltà di attenzione e memoria, una sensazione di confusione mentale, e mal di testa frequenti.

    La drastica riduzione dei livelli di progesterone, in particolare, influenza i centri cerebrali adibiti alla memoria. Dal momento che in questa fase della vita, la donna è ancora molto impegnata, chiedere consiglio al proprio medico può aiutare a recuperare la concentrazione che serve ogni giorno. 
  • Sbalzi di umore e sonno irregolare

    Non tutte le donne sono soggette a sbalzi d’umore repentini, con molti “ups & downs”, in questa fase. Infatti, gli sbalzi d’umore così come il sonno irregolare sono condizionati  anche dallo stile di vita della donna, sebbene una carenza di progesterone, l’ormone che lavora in sinergia con il neurotrasmettitore del buonumore, la serotonina, possa favorire una maggiore sensibilità allo stress, malumore e irregolarità nel ritmo del sonno-veglia. In particolar modo il sonno irregolare o l’insonnia che si protrae nel tempo possono diventare un problema per la salute: parlarne con il proprio medico può aiutare a ritrovare il sonno e anche il buonumore. 
  • Calo del desiderio sessuale

    Il desiderio sessuale può subire alterazioni, specie se in questo periodo la donna è particolarmente esposta a stress. Parlarne con il ginecologo può aiutare a capire la natura del problema. 
  • Problemi urogenitali

    In alcune donne possono iniziare a manifestarsi cambiamenti a livello genito-urinario, con secchezza vaginale (dispareunia, che può rendere doloroso il rapporto sessuale) o maggiore  frequenza di cistiti, ad esempio. Non sono situazioni da sottovalutare: parlarne con il ginecologo può aiutare a recuperare anche una serena vita sessuale con il proprio partner.
  • Perdita di tono della pelle e capelli sottili

    Spesso inizia in modo leggero, ma alcune donne vedono una perdita di tono e cedimenti della pelle del volto, del collo, e delle braccia dovuto al fisiologico assottigliamento del tessuto cutaneo e degli strati profondi del derma. La pelle può iniziare a diventare secca e spenta, mentre i capelli possono iniziare a diventare più sottili, fragili e diradarsi leggermente. Mantenere uno stile di vita sano, evitando o limitando alcol e fumo può aiutare a ridurre. 
  • Aumento di peso

    Un graduale rallentamento del metabolismo è fisiologico con l’avanzare dell’età. Insieme alla riduzione degli estrogeni, alcune donne possono iniziare a prendere peso. Regolare attività  fisica, sana alimentazione e controllo del peso corporeo sono abitudini che possono aiutare a non aumentare di peso in menopausa. Se si nota una variazione di peso non associata a cambiamenti nella dieta, rivolgersi a un nutrizionista può aiutare sia a non aver timore della bilancia durante la menopausa, sia a prevenire diabete e sindrome metabolica associata al sovrappeso.

Trattamento per atrofia vulvo-vaginale

Con l’arrivo della menopausa possono verificarsi anche sintomi riferiti a un’alterazione dei tessuti di vulva e vagina, chiamata atrofia vulvo-vaginale. Per favorire la rigenerazione dei tessuti vulvo-vaginali, invece, oggi è possibile utilizzare apparecchiature come l’innovativa radiofrequenza quadripolare dinamica che favoriscono contemporaneamente sia la rigenerazione tissutale, sia un maggiore assorbimento locale delle sostanze bioattive o idratanti come acido ialuronico, aumentando l’efficacia idratante delle terapie.

La radiofrequenza quadripolare dinamica emettendo onde termiche, agisce nei tessuti più profondi degli strati epiteliali e subepiteliali della vagina e della vulva grazie al calore controllato della radiofrequenza. Inoltre, questo tipo di trattamento è indolore viene effettuato in una situazione di privacy e comfort per la paziente.

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