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Retinopatia: diabete e ipertensione possono causare la perdita della vista?

La retinopatia è una malattia che colpisce la retina, una sottile membrana che riveste la superficie interna dell’occhio e che è sensibile alla luce. Questa patologia può causare compromissione anche grave della vista. 

Non esiste un solo tipo di retinopatia e neppure un’unica causa: la diagnosi quindi è fondamentale per trattare le retinopatie nel più breve tempo possibile e monitorare le patologie che possono essere associate a retinopatia.

Ne parliamo con il dottor Pietro Rosetta, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X.

Retinopatia ipertensiva e diabetica 

Esistono diversi tipi di retinopatia, causate da patologie sistemiche diverse, come ad esempi il diabete, l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie e le malattie infiammatorie (vasculiti). La forma di retinopatia più nota e più diffusa è la retinopatia diabetica; tuttavia, non è rara neppure la forma vascolare chiamata retinopatia ipertensiva.

  • Retinopatia ipertensiva

L’ipertensione, ovvero alti livelli di pressione arteriosa, può provocare alterazione dei capillari sanguigni presenti sulla retina. In genere, la retinopatia ipertensiva non dà sintomi e viene rilevata dall’oculista mediante l’esame del fundus oculi. Nei casi più gravi, invece, l’ipertensione a livello dei vasi retinici può dare luogo a emorragie retiniche e maculari. La retinopatia ipertensiva si cura agendo sull’ipertensione arteriosa e sui fattori di rischio individuali del paziente.

  • Retinopatia diabetica 

Il diabete non controllato induce alterazioni a livello vascolare che, quando colpiscono la retina, possono compromettere la microcircolazione retinica e quindi la perfusione dei tessuti retinici. Esistono due tipi diversi di retinopatia diabetica: la prima forma, chiamata retinopatia diabetica non proliferante, è caratterizzata da piccole dilatazioni delle pareti dei vasi sanguigni (microaneurismi), emorragie ed edema della macula; la seconda forma, più grave, chiamata retinopatia diabetica proliferante, è caratterizzata da occlusione dei vasi retinici, arresto dell’irrorazione sanguigna di una porzione della retina (ischemia), conseguente formazione di vasi anomali ed emorragie. La conseguenza, in entrambi i casi, è una grave compromissione della vista, fino ad arrivare alla cecità.

Come si diagnostica una retinopatia?

Il fatto che, in molti casi, la retinopatia sia asintomatica, è il motivo per cui si raccomandano controlli periodici dall’oculista alle persone che presentano fattori di rischio noti per la retinopatia ipertensiva e per quella diabetica. 

Durante la visita oculistica, lo specialista effettua, oltre alle valutazioni degli altri distretti oculari anche l’esame della retina (dopo dilatazione della pupilla) con strumenti diagnostici sofisticati e accurati nel rilevare le fasi precoci della malattia, monitorarne lo sviluppo e la risposta alle terapie prescritte. Gli esami attualmente più sofisticati per la diagnosi di retinopatia sono: 

  • Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) con o senza esame della rete vascolare (Angio – OCT) indicata per lo studio dei singoli strati della retina, la valutazione del loro spessore e per l’identificazione della presenza di neovasi;
  • Fluorangiografia e angiografia con verde di indocianina, metodiche che utilizzano dei coloranti che vengono iniettati per via endovenosa, permettendo di colorare ed evidenziare le aree ischemiche ed edematose della macula. Utilizzando sistemi digitali è possibile fotografare queste aree e studiarle, per valutare quale trattamento raccomandare. 

Come si curano le retinopatie?

La terapia si basa sulla gestione e sul controllo della malattia di base (controllo della pressione, della glicemia, del profilo lipidico, eccetera) sia attraverso l’approccio farmacologico, sia comportamentale, agendo sullo stile di vita. In caso di retinopatia diabetica non proliferante, in presenza di lesioni retiniche o di edema della macula, il trattamento classico è la fotocoagulazione laser, oppure l’iniezione intravitreale di farmaci che bloccano i fattori di crescita vascolare, tecnica che ha dimostrato un’efficacia ancora maggiore nel determinare una regressione della lesione di base e un evidente miglioramento del decorso delle malattie vascolari retiniche con possibile conservazione nel tempo della funzione visiva.

Nella retinopatia diabetica proliferante, in caso di sanguinamenti intraoculari (emovitreo) e distacco della retina, il trattamento è prevalentemente chirurgico (vitrectomia).

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