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Sport: iniziare dopo i 50 anni, ma con qualche attenzione

Non è mai troppo tardi per iniziare a fare sport. Tuttavia, dopo un lungo periodo di sedentarietà o per chi non ha mai praticato sport nella propria vita, iniziare dopo i 50 potrebbe esporre a qualche rischio. Per evitare di appendere subito le scarpe al chiodo, è importante un’adeguata preparazione, consapevolezza e informazione prima di iniziare una qualsiasi attività sportiva.

Ne parliamo con il dottor Vittorio Di Giacomo, Responsabile di Traumatologia dello Sport di Humanitas San Pio X.

Scegliere bene lo sport prima di iniziare

Fare uno sport che piace, più che seguire le mode del momento, è importante. Tuttavia, alcuni sport, dopo i 50 anni, potrebbero essere meno consigliabili a causa del maggior rischio di traumi e infortuni, specie se si è poco o per nulla allenati. Ad esempio, basket e volley sollecitano la mano, il polso, le ginocchia e i piedi che possono andare incontro a fratture, distorsioni, lesioni legamentose e da sovraccarico, mentre scendere in strada per correre, può mettere a rischio le caviglie e i piedi, ma anche le ginocchia. 

Sebbene il padel sia uno sport che “possono fare tutti”, in realtà, come per il tennis, tende a sollecitare la spalla, il gomito, il polso e i piedi, con un rischio aumentato di infiammazione e lesioni da sovraccarico, lesioni alla cuffia dei rotatori (spalla), epicondilite (o gomito del tennista). Calcio e calcetto potrebbero sembrare più accessibili per alcuni, ma sono gli sport che maggiormente sovraccaricano l’articolazione del ginocchio e in cui sono più frequenti traumi distorsivi, lesioni legamentose e meniscali. Non resta che scegliere il ciclismo, ma attenzione alla posizione in sella: ginocchio e schiena potrebbero non gradire.

Come scegliere? 

Iniziare a fare sport a 50 anni significa dover fare i conti con una patologia degenerativa a lenta progressione, chiamata artrosi, che può colpire ogni articolazione. Pertanto, se si gode di una buona salute generale, è altamente raccomandabile iniziare da una valutazione della salute muscolo-scheletrica, per capire quali corsi e quali sport praticare, e con quale progressione di allenamento e intensità.

La valutazione con la visita ortopedica permette di comprendere, al di là della forma fisica eventualmente da recuperare, di capire quali sono i propri limiti ed evitare di incorrere subito in problemi di sovraccarico cartilagineo ad anca, ginocchio e caviglia, e muscolari. Inoltre, se sono presenti già piccoli scrocchi o dolori alle articolazioni, spesso sottovalutati, un’attività fisica non adeguata potrebbe contribuire ad aggravare la situazione anzichè “fare bene”. 

Una volta stabilito lo sport adatto alla propria salute muscolo-scheletrica, sarà necessario ottenere il certificato di idoneità all’attività sportiva non agonistica, specie se si vuole andare in palestra o frequentare un circolo sportivo attrezzato. Infine, seguire le indicazioni per la preparazione muscolare e il lavoro aerobico, insieme allo stretching. Tuttavia, il principale consiglio per iniziare con il passo giusto è di non strafare, cioè di prestare attenzione a campanelli d’allarme come la stanchezza. Infatti, è proprio quando si è stanchi, spesso per un eccesso di attività sportiva non avendo un’adeguata preparazione fisica, che aumenta il rischio di infortuni anche gravi.

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