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Gabapentin

Gabapentin

 

S’impiega in particolar modo nel trattamento delle nevralgie causate dall’herpes in età adulta, nel trattamento delle convulsioni (negli adulti e nei bambini che hanno già compiuto 3 anni) e nel trattamento della sindrome delle gambe senza riposo.

 

Che cos’è il gabapentin?

Esso agisce sulle molecole chimiche ed i nervi che sono coinvolti nella generazione delle convulsioni e di alcune forme di dolore.

 

Come si assume il gabapentin?

Si somministra via bocca. È disponibile in forma di soluzione, capsule e compresse. Alcune formulazioni richiedono l’assunzione a stomaco pieno.

 

Effetti collaterali del gabapentin

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

sensazione di sonnolenza

fauci secche

appannamento della vista

scariche di diarrea

mani o piedi gonfi

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

emorragie o lividi

pizzicore, intorpidimenti, dolori o debolezza a livello muscolare

dolore alla parte alta dello stomaco

scomparsa dell’appetito

urine scure

ittero

dolore a livello toracico

battito irregolare

fiato corto

stato di confusione

senso di nausea

conati di vomito

gonfiori

rapido aumento di peso corporeo

minzione ridotta o assente

tosse, febbre o difficoltà respiratorie nuove o in peggioramento

rapidi movimenti degli occhi avanti e indietro

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sbalzi d’umore o del comportamento

stato d’ansia o sintomi depressivi

irrequietezza, iperattività, agitazione, ostilità,

istinti al suicidio

convulsioni in aumento

febbre, ghiandole gonfie, dolori o sintomi simil-influenzali

gravi reazioni a livello cutaneo

Nel caso di bambini è opportuno contattare un medico anche in caso di:

mutamenti del comportamento

problemi alla memoria

difficoltà di concentrazione

comportamento aggressivo, ostile o irrequieto

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare farmaci che inducono sonnolenza o che possono rallentare il respiro, idrocodone, morfina e naprossene

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di malattie ai reni, al fegato o al cuore

se si lavora in turni notturni

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

In caso di cura con antiacidi è necessario lasciar trascorrere almeno 2 ore tra la loro assunzione e quella di gabapentin.

E’ altresì opportuno rammentare che l’alcol può aggravare alcuni degli effetti collaterali del farmaco.

Può alterare le capacità di guida o di eseguire attività pericolose o che richiedono attenzione.

Gadobrutolo

Gadobrutolo

 

Viene impiegato per diagnosticare alcuni disturbi al sistema nervoso centrale.

Trova altresì utilizzo nella diagnosi del tumore al seno.

 

Che cos’è il gadobrutolo?

Si tratta di un agente di contrasto che produce effetti magnetici. Permette di visualizzare più chiaramente organi, vasi sanguigni e altri tessuti (esclusi quelli delle ossa) nel corso di una risonanza magnetica.

 

Come si assume il gadobrutolo?

Viene somministrato tramite infusione in vena.

 

Effetti collaterali del gadobrutolo

In caso di malattie renali in stato avanzato, il suo impiego può causare gravi problemi di salute; fra i sintomi che possono segnalarne la presenza si possono includere:

bruciore, prurito, gonfiore e ispessimento o indurimento della cute

debolezza a livello muscolare

rigidità delle articolazioni di braccia, mani, gambe o piedi

dolore alle ossa a livello di costole o anca

difficoltà nel movimento

arrossamenti o decolorazione dell’epidermide

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

insolito o sgradevole sapore in bocca

senso di nausea

sensazione di freddo, caldo, dolore o bruciore nel punto di iniezione

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

problemi ai reni

forti dolori, bruciori o irritazione alla zona di iniezione

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare ai mezzi di contrasto)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di pressione alta, malattie epatiche, malattie renali, diabete, asma, febbre da fieno, convulsioni

in caso di recenti traumi, interventi chirurgici o gravi infezioni

in caso di dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Glatiramer

Glatiramer

 

S’impiega nel trattamento della sclerosi multipla e per prevenirne le ricadute.

 

Che cos’è il glatiramer?

E’ una combinazione di quattro aminoacidi che esplicano la loro azione influenzando il funzionamento del sistema immunitario.

 

Come si assume il glatiramer?

Viene somministrato tramite iniezioni.

 

Effetti collaterali del glatiramer

Fra i suoi possibili effetti avversi del glatiramer sono inclusi arrossamenti, lieve dolore, gonfiori, bozzi o cambiamenti dell’aspetto della pelle a livello del sito di iniezione.

È importante notiziare il medico in caso di sensazioni di ansia, colpi al petto, difficoltà respiratorie, calore, prurito, pizzicore, sensazione di restringimento a livello della gola durante la somministrazione del farmaco.

 

È importante avvisare subito il curante anche in caso di:

rash

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

vampate di calore

battito pesante o irregolare

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al mannitolo)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

delle malattie di cui si soffre (o si è in pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura è importante seguire le indicazioni del medico circa sia alimentazione che attività fisica.

Il trattamento non deve essere interrotto senza previa autorizzazione medica.

Goserelina

Goserelina

 

S’impiega nel trattare il tumore alla prostata, l’endometriosi e in alcuni casi, i sintomi del tumore al seno in fase avanzata.

 

Che cos’è la goserelina?

Si tratta di un analogo sintetico dell’ormone GnRH che riduce la produzione di alcuni ormoni.

 

Come si assume la goserelina?

Si somministra tramite un impianto sottocutaneo.

 

Effetti collaterali della goserelina

Può indebolire le ossa e aumentare il rischio di fratture, soprattutto se impiegata a lungo. Inoltre può incrementare il rischio di ictus e di gravi problemi cardiaci, i livelli di zuccheri nel sangue e, raramente, di apoplessia pituitaria; può anche interagire con i risultati di alcuni test di laboratorio.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

acne

variazioni nel volume del seno

problemi alla sfera sessuale

scariche di diarrea

mal di testa

vampate di calore

scomparsa dell’appetito

sbalzi d’umore

senso di nausea

sudorazioni

debolezza o stanchezza

stato d’insonnia

secchezza vaginale

Inoltre, nel corso delle prime settimane di trattamento, la goserelina può determinare l’aumento dei livelli di alcuni ormoni, tale effetto può essere associato alla comparsa di nuovi sintomi o al peggioramento di problemi preesistenti (quali, ad esempio, dolori alle ossa, intorpidimenti o pizzicori, sangue nelle urine, difficoltà di minzione e bruciori)

In seguito, l’abbassamento del livello di alcuni ormoni può essere associata ad aumento del volume, sensibilità o indolenzimento del seno.

 

È importante ricorrere subito alle cura di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

minzione dolorosa

sintomi di un ictus

difficoltà o impossibilità a urinare

mal di testa forte o persistente

improvviso e inatteso aumento di peso

gonfiore a braccia o gambe

sintomatologia dell’infarto

sintomi di iperglicemia

eccessive stanchezza o debolezza

irritazioni o emorragie a livello vaginale

reazioni al punto di iniezione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

male alla schiena

sangue nelle urine o urine scure

sangue nel vomito

dolore a livello osseo

dolore al seno

bruciori, intorpidimenti o pizzicori

battito accelerato o irregolare

stato febbrile, brividi o mal di gola

sbalzi d’umore o cambiamenti di comportamento

 

Controindicazioni e avvertenzenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di emorragie vaginali di causa sconosciuta.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare al GnRH o ad altre molecole che interferiscono con la sua azione), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare anticoagulanti e qualsiasi farmaco che potrebbe indebolire le ossa o aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi cardiaci o ai vasi sanguigni, calcio alto nel sangue o altre anomalie degli elettroliti ematici (ad esempio magnesio o potassio), problemi alle vie urinarie, alle ossa o al midollo spinale, disturbi psicologici o psichiatrici, diabete o iperglicemi

in caso di ictus

in presenza di anamnesi familiare con casi di problemi alle ossa

in presenza di anamnesi familiare con casi di sindrome del QT lungo

qualora si sia sovrappeso

in caso di abuso di alcol (anche in passato)

se si è fumatori o ex fumatori

in caso di donne gravide o in allattamento

Può compromettere le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

Dovrebbe interrompere le perdite mestruali; se ciò non dovesse succedere è bene contattare un medico.

Infine, le donne fertili – sia durante il trattamento che almeno per le 12 settimane successive alla sua interruzione – dovrebbero utilizzare efficaci contraccettivi non ormonali

Granisetron

Granisetron

 

Viene principalmente impiegato per prevenire la nausea e il vomito causati dai trattamenti chemioterapici contro i tumori.

 

Che cos’è il granisetron?

Si tratta di un antagonista dei cosiddetti recettori 5-HT3 che esplica la sua azione impedendo al neurotrasmettitore serotonina di causare il vomito.

 

Come si assume il granisetron?

Può essere somministrato via bocca, infuso in vena o per via transdermica. Di solito deve essere assunto tra 24 e 48 ore prima della chemioterapia, ma il curante potrebbe fornire delle diverse indicazioni a seconda dei casi.

 

Effetti collaterali del granisetron

Il suo utilizzo può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

senso di nausea

stato d’insonnia

conati di vomito

stato di debolezza

stato d’ansia

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

sensazione di sonnolenza

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash e altre irritazioni cutanee gravi o persistenti

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

svenimenti

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola

dolore o gonfiore allo stomaco

insoliti movimenti muscolari insoliti

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato qualora si stia assumendo apomorfina.

Prima della cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri antagonisti dei recettori 5-HT3), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato (in particolare antiaritmici, antifungini azolici apomorfina o chinoloni)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi cardiaci, anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue o nell’elettrocardiogramma o problemi gastrointestinali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

in caso di recenti interventi chirurgici all’apparato gastrointestinale

in caso di assunzione di chemioterapici che possono determinare problemi cardiaci

Se utilizzato può compromettere le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

Chi impiega i cerotti transdermici dovrebbe evitare di esporli alla luce solare.

Idrossicobalamina

Idrossicobalamina

 

Si utilizza nel trattamento dell’anemia e della carenza di vitamina B12. Viene anche impiegata per effettuare il Test di Schilling.

 

Che cos’è l’idrossicobalamina?

E’ una vitamina che aumenta il livello di vitamina B12 nell’organismo.

 

Come si assume l’idrossicobalamina?

Viene somministrata tramite iniezioni intramuscolari.

 

Effetti collaterali dell’idrossicobalamina

Se assunta in piccole dosi, il farmaco non è associato alla comparsa di alcun effetto indesiderato

 

È però importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

dolori alle gambe

gonfiore

dolore o arrossamenti al sito di iniezione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

variazioni della pressione del sangue

scariche di diarrea

svenimenti

vampate di calore

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare omeprazolo

delle malattie e dei problemi di salute di cui si soffre (o si sia nel pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Iloperidone

Iloperidone

 

S’impiega per la cura dei sintomi della schizofrenia.

 

Che cos’è l’iloperidone?

E’ un antipsicotico atipico che modifica l’attività cerebrale dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina.

 

Come si assume l’iloperidone?

Si somministra via bocca, sotto forma di compresse da assumere in genere due volte al giorno.

È probabile che il curante ne prescriva un dosaggio inizialmente basso per poi aumentarlo in caso di necessità.

 

Effetti collaterali dell’iloperidone

Può influenzare le capacità di ragionamento e di movimento. Può inoltre condurre a iperglicemia e aumentare il rischio di colpo di calore.

La sua somministrazione può essere pericolosa in presenza di alcune forme di demenza.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

negli uomini, problemi nella sfera sessuale

dolori a livello articolare

aumento di peso corporeo

senso di nausea

scariche di diarrea

aumento di volume delle mammelle

perdita di liquidi dai capezzoli

mestruazioni assenti

male allo stomaco

fauci secche

sensazione di sonnolenza

 

È opportuno contattare subito un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

inspiegabile febbre

rigidità a livello muscolare

stato di confusione

sudorazioni

erezioni dolorose che durano per ore

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

capogiri

battito accelerato, irregolare o pesante

movimenti incontrollabili del volto

sintomi convulsivi

mal di gola, febbre, brividi e altri sintomi di un’infezione in corso

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare amiodarone, antidepressivi, antifungini, bupropione, pentamidina, procainamide, chinidina, sedativi, farmaci per dormire, sotalolo, tioridazina, clorpromazina, claritromicina, fluoxetina, gatifloxacina, inibitori della proteasi dell’HIV, ORLAAM, farmaci per la pressione alta, psicofarmaci, anticonvulsivanti, metadone, moxifloxacina, nefazodone, paroxetina e tranquillanti

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di bassi livelli ematici di potassio o magnesio, convulsioni, tumore al seno, prolungamento dell’intervallo QT, battito cardiaco rallentato o irregolare, malattie cardiache o epatiche, globuli bianchi bassi

se si hanno precedenti di riduzione dei livelli di cellule del sangue in seguito all’assunzione di un farmaco

in caso di recente infarto

se si ha mai fatto uso di droghe o abuso di farmaci

in caso di difficoltà a deglutire

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Il trattamento può influenzare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Durante l’assunzione del farmaco è bene prestare attenzione quando ci si erge dalla posizione sdraiata o seduta, soprattutto nei primi giorni di trattamento e quando se ne aumentano le dosi; ciò a causa dei possibili capogiri scatenabili dal principio attivo.

Imatinib

Imatinib

 

Si utilizza per trattare alcuni tipi di leucemia e altre forme tumorali che colpiscono le cellule del sangue.

Trova altresì applicazione nella cura dei tumori stromali gastrointestinali (GIST) e – qualora non possa essere trattato chirurgicamente, si sia esteso ad altre parti dell’organismo o si tratti di una recidiva – il dermatofibrosarcoma protuberans.

 

Che cos’è l’imatinib?

Esso blocca l’attività di una proteina alterata nelle cellule del tumore che le induce a moltiplicarsi. Attraverso questa inibizione, il farmaco aiuta a bloccare la diffusione delle cellule tumorali.

 

Come si assume l’imatinib?

Viene somministrato sotto forma di compresse. Deve di solito essere assunto a stomaco pieno, deglutendolo con abbondante acqua, una o due volte al giorno.

Durante la cura, il medico può aumentare o ridurre il dosaggio di farmaco già prescritto.

 

Effetti collaterali dell’imatinib

Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

conati di vomito

calo dell’appetito

indigestione

dolori a livello articolare

crampi a livello muscolare

sintomi depressivi

stato d’ansia

scariche di diarrea

stato di costipazione

meteorismo

senso di nausea

sudorazioni notturne

abbondante lacrimazione

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash o piaghe

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

sangue nelle feci

emorragie o lividi

mal di gola, febbre, brividi e altri segnali di un’infezione in corso

eccessive stanchezza o debolezza

mal di testa

capogiri

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua, mani, piedi, caviglie o polpacci

borse sotto agli occhi

aumento di peso corporeo

fiato corto

battito accelerato o irregolare o colpi al petto

stato d’insonnia

svenimenti

espettorato rosa o rosso

minzione in aumento, soprattutto durante la notte

stato febbrile

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della sua assunzione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare paracetamolo, antibiotici, anticoagulanti, farmaci contro l’ansia, anticonvulsivanti, sedativi, pillole per dormire, tranquillanti, iperico, antifungini, calcio antagonisti, statine, ciclosporina, dexametasone, contraccettivi ormonali e pimozide

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di pressione alta, malattie cardiache, polmonari, alla tiroide o epatiche, battito cardiaco irregolare e diabete

se si assumono droghe

se si bevono grandi quantità di alcolici (o se lo si faceva in passato)

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di infarto

se si è fumatori

In caso di diarrea, durante la cura non bisogna assumere alcun antidiarroico senza preventiva autorizzazione del medico.

E’ altresì opportuno discutere con il curante dei rischi associati al consumo di pompelmo (o del suo succo) durante la terapia.

Imipenem + cilastina

Imipenem + cilastina

 

Si utilizza per trattare alcune infezioni batteriche.

 

Che cos’è l’imipenem + cilastina?

Esso esplica la sua azione uccidendo i batteri e bloccando la costruzione della loro parete cellulare.

 

Come si assume l’imipenem + cilastina?

Può essere somministrato a mezzo di infusioni in vena o iniezioni intramuscolari.

 

Effetti collaterali dell’imipenem + cilastina

L’uso a lungo termine o ripetuto di questo farmaco può condurre alla comparsa di una seconda infezione.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

lieve diarrea

senso di nausea

conati di vomito

lievi dolori, gonfiori o arrossamenti attorno al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola

scomparsa dell’udito

dolori o sensibilità a livello articolare

sbalzi d’umore o cambiamenti del comportamento

intorpidimento o pizzicore alla pelle

pelle arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

sintomi convulsivi

diarrea grave

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sangue nelle feci

urine scure

minzione ridotta

gravi dolori o crampi allo stomaco

fiato corto

gonfiore a mani o piedi

gonfiore o arrossamenti al punto di iniezione

anomali tremori o movimenti muscolari

emorragie o lividi

eccessive stanchezza o debolezza

perdite vaginali o insoliti cattivi odori

gonfiore o sensibilità delle vene

macchie bianche all’interno della bocca

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in caso di grave shock, blocco cardiaco e assunzione di probenecid. Nei bambini può non essere prescritto in caso di peso inferiore ai 30 kg associato a problemi renali e in caso di infezioni al sistema nervoso.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad antibiotici o ad anestetici), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare beta-bloccanti, cimetidina, mexiletina, probenecid, succinilcolina, ganciclovir, amiodarone, divalproex, acido valproico e qualsiasi farmaco possa aumentare il rischio di convulsioni)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di pressione alta, convulsioni, problemi renali, epatici o cardiaci, o problemi al sistema nervoso centrale

se si è in stato di shock

se si è stati molto malati o molto deboli

se si è sottoposti a dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni farmaci.

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo imipenem + cilastatina.

Inibitore della C1

Inibitore della C1

 

S’impiega nel trattamento dell’angioedema ereditario negli adolescenti e negli adulti.

 

Che cos’è l’inibitore della C1?

Esso esplica la sua azione bloccando l’attività dell’enzima esterasi. In Tal modo aiuta a controllare l’infiammazione e l’attività del sistema immunitario, contribuendo quindi alla prevenzione del gonfiore e del dolore.

 

Come si assume l’inibitore della C1?

Si somministra direttamente in vena.

 

Effetti collaterali dell’inibitore della C1

Il suo impiego è stato associato alla formazione di trombi.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

scariche di diarrea

mal di testa

senso di nausea

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima dell’utilizzo dell’inibitore della C1 è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti, ad altre sostanze o al coniglio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare estrogeni e steroidi

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di malattie cardiovascolari o problemi ematici

se non si è in grado di deambulare da un considerevole periodo di tempo

in caso di gravidanza o allattamento

in caso di ictus

se si è portatori di cateteri o di dispositivi all’interno delle vene

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo dell’inibitore della C1.

In caso di viaggi è altresì importante consultarsi con il proprio medico su come comportarsi con l’inibitore della C1.

Interferone alfa-2b

Interferone alfa-2b

 

S’impiega per trattare alcune forme di leucemia, di linfoma e di epatite nonché di alcune malattie associate all’AIDS e dei condilomi acuminati.

Trova altresì utilizzo in combinazione con il trattamento chirurgico di alcune forme di cancro alla pelle.

 

Che cos’è l’interferone alfa-2b?

Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è noto ma si ritiene che esso agisca aiutando il sistema immunitario a combattere virus e cellule tumorali e che – allo stesso tempo – riduca la loro capacità di riprodursi.

 

Come si assume l’interferone alfa-2b?

Si somministra tramite iniezione.

 

Effetti collaterali dell’interferone alfa-2b

Può contenere albumina; per questo motivo vi è un raro rischio di malattia di Creutzfeldt-Jakob. L’assunzione di questo principio attivo può anche essere associata a gravi problemi epatici e polmonari, all’aumento della sensibilità della pelle alla luce solare e ad un possibile incremento dei livelli di zuccheri nel sangue.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

lievi sintomi simil-influenzali

senso di nausea

sensazione di stanchezza

conati di vomito

perdita di peso ccorporeo

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

fauci secche

assottigliamento dei capelli

sudorazione in aumento

scomparsa dell’appetito

lievi arrossamenti, gonfiori o prurito al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

cute arrossata, con vesciche, gonfia o che si desquama

forte dolore a livello lombare

capogiri o mal di testa gravi o persistenti

dolori o debolezza a livello muscolare gravi o persistenti

nausea, vomito o mal di stomaco forti o persistenti

difficoltà nel parlare

glicemia elevata

istinti suicidi o omicidi

emorragie o lividi

minzione ridotta

svenimenti

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o sangue nelle feci

diarrea con sangue

stato di confusione

riduzione della concentrazione

battito accelerato o irregolare

problemi uditivi

febbre alta o persistente, brividi o mal di gola

sbalzi d’umore o del comportamento

debolezza a un singolo lato del corpo

dolore o intorpidimento a un braccio o a una gamba

persistente sensazione di freddo

problemi visivi

 

Controindicazioni e avvertenze

Ne può essere controindicato l’impiego in caso di problemi epatici, psichiatrici o del comportamento

Prima dell’utilizzo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare anticoagulanti, flurouracile, teofilline, interleuchina-2, zidovudina e qualsiasi farmaco che potrebbe ridurre l’attività del sistema immunitario)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi epatici, renali o cardiaci, battito cardiaco irregolare, problemi di pressione, diabete, malattie autoimmuni, cancro, problemi al midollo osseo, bassi livelli di cellule del sangue, problemi di coagulazione o disturbi emorragici o coaguli di sangue nei vasi sanguigni, colesterolo o lipidi elevati, epilessia o convulsioni, problemi polmonari, alla tiroide, gastrointestinali, agli occhi o alla vista, insonnia, infiammazione del pancreas, problemi al sistema immunitario, epatite B o C, infezioni da HIV o altre infezioni virali

in caso di storia di abuso/dipendenza da alcol o da altre sostanze

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di trapianti e assunzione di immunosoppressori

in caso di infarto

Durante la cura, soprattutto all’inizio, è consigliabile aumentare l’assunzione di fluidi.

E’ anche importante una corretta igiene orale e far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di interferone alfa-2b.

L’interferone alfa-2b può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali, in particolare da quelli che possono generare sonnolenza.

Iopromide

Iopromide

 

S’impiega per fornire un’immagine chiara di organi come cervello, cuore e vasi sanguigni durante procedure diagnostiche come la Tac e l’angiografia.

 

Che cos’è la iopromide?

E’ un mezzo di contrasto iodato che migliora la visibilità di strutture interne al corpo.

 

Come si assume la iopromide?

Si somministra tramite infusione in una vena o in un’arteria.

 

Effetti collaterali della iopromide

Può causare gravi problemi renali.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

dilatazione delle pupille

bruciore, prurito e secchezza a livello oculare

acufeni

eccessiva lacrimazione o secrezioni oculari

sensazione di continuo movimento o rotazione

mal di testa

compromissione dell’udito

aumento della sensibilità degli occhi alla luce

palpebre o occhi arrossati, dolenti o gonfi

alterazioni nel gusto

problemi visivi

dolori o fastidi a livello addominale

acidità gastrica

stato di agitazione

gonfiori o meteorismo

dolori

bruciore, prurito, intorpidimenti o pizzicore

difficoltà nel movimento

fauci secche

aumento del tono muscolare, tensioni e rigidità muscolari

generale malessere

perdita delle capacità di coordinazione, della forza e dell’energia

senso di sonnolenza

rigonfiamenti e sensibilità delle ghiandole nel collo

cambiamenti alla voce

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

sensazione di caldo

vampate di calore

sangue nelle urine

scariche di diarrea

espettorato rosa

difficoltà a deglutire

vene del collo dilatate

estremo affaticamento

dolori a livello muscolare o articolare

scomparsa dell’appetito

dolore lombare o al fianco

stato di nervosismo

occhi o viso gonfi

lesioni rossastre sulla pelle

sensibilità al calore

piaghe o ulcere in bocca o sulle labbra

stato d’insonnia

minzione dolorosa, difficoltosa, urgente, frequente o ridotta

mal di testa

sudorazioni

cianosi

sintomi convulsivi

tosse

eccessiva sete

brividi e febbre

vomito o nausea

respiro sibilante

dolore o fastidio a braccia, mascella, schiena o collo

battito irregolare

pizzicore a mani o piedi

insoliti stanchezza, debolezza o aumento di peso

decolorazione della cute, desquamazione, bruciore, vesciche o sensazione di freddo

sensazioni spiacevoli o pallore a livello del punto di iniezione

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua, mani, polpacci o piedi

svenevolezza, capogiri o sensazione di testa leggera

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze, in particolare a mezzi di contrasto o allo iodio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare acido ipanoico, ipodato metformina, acido iocetamico, e tiropanoato)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di rinite allergica, asma, scompenso cardiaco congestizio, diabete, malattie reali, mieloma multiplo, disturbi della coagulazione, problemi cardiovascolari, ipertiroidismo, feocromocitoma, anemia falciforme, malattie dei vasi sanguigni, livelli elevati di proteine nel sangue o omocistinuria

in caso di disidratazione

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti della somministrazione di iopromide.

Inoltre è importante non assumere altri farmaci o medicinali senza previo consenso medico.

Isorbide dinitrato

Isorbide dinitrato

 

Si impiega per prevenire l’angina causata da malattie cardiache; non è invece indicato nella cura di attacchi acuti di angina.

 

Che cos’è l’isosorbide dinitrato?

Esso esplica la sua azione rilassando i vasi sanguigni, consentendone così la dilatazione. In questo modo favorisce il flusso sanguigno, riducendo il carico di lavoro del cuore e le sue conseguenti richieste di ossigeno. Il risultato finale è la riduzione dei dolori al petto.

 

Come si assume l’isosorbide dinitrato?

Si somministra per via orale – a stomaco vuoto – con un bicchiere d’acqua. Può essere prescritto sia da solo che in combinazione con altri farmaci.

 

Effetti collaterali dell’isosorbide dinitrato

Può causare quotidiani mal di testa, soprattutto all’inizio del trattamento. Può anche interagire con i risultati di alcune analisi di laboratorio.

Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:

capogiri

arrossamenti a volto e collo

mal di testa

sensazione di testa leggera

 

È bene rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

svenimenti

battito accelerato o rallentato

senso di nausea

nuovo dolore al petto o peggioramento di quello preesistente

conati di vomito

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato in caso di assunzione di riociguat, sildenafil, tadalafil, avanafil o vardenafil.

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare avanafil, sildenafil, tadalafil, riociguat e vardenafil)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di ipertiroidismo, emorragie cerebrali, problemi cardiaci o anemia

in caso di recenti traumi cranici

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

Se assunto per lunghi periodi, il medicinale può indurre tolleranza e dipendenza.

La cura può anche alterare le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali. Inoltre la febbre, il caldo, gli alcolici e l’attività fisica possono aumentare i capogiri indotti dal farmaco; per questo motivo è opportuno prestare la massima attenzione quando ci si alza da posizione sdraiata o seduta, soprattutto al mattino.

Isossisuprina

Isossisuprina

 

Viene utilizzata per migliorare il flusso sanguigno, in presenza di problemi come l’arteriosclerosi obliterante, l’insufficienza vascolare cerebrale, e la sindrome di Raynaud.

 

Che cos’è l’isossisuprina?

E’ un vasodilatatore che promuove il rilassamento e la dilatazione dei vasi sanguigni nei tessuti, aiutando così a migliorare il flusso sanguigno.

 

Come si assume l’isossisuprina?

Si somministra via bocca.

 

Effetti collaterali dell’isossisuprina

È importante rivolgersi subito ad un medico nel caso in cui il farmaco scateni i sintomi di una reazione allergica, come:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicata in caso di emorragie, durante il travaglio e qualora si sia appena partorito.

 

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi emorragici

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

 

Può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo tale farmaco.

Itopride

Itopride

 

S’impiega per trattare disturbi gastrointestinali come nausea, dispepsia, reflusso gastroesofageo e vomito.

Trova altresì utilizzo come terapia alternativa nei casi di anoressia e bruciori di stomaco.

 

Che cos’è l’itopride?

E’ un farmaco entiemetico e antinausea che agisce come antagonista del recettore D2 per la dopamina e inibendo l’enzima acetilcolinesterasi; in tal modo promuove un aumento della concentrazione del neurotrasmettitore acetilcolina il cui effetto finale è la contribuzione allo svuotamento dello stomaco.

 

Come si assume l’itopride?

Si assume via bocca, in genere sotto forma di compresse o capsule.

 

Effetti collaterali dell’itopride

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

tremori vari

trombocitopenia

leucopenia

mal di testa

scariche di diarrea

stato di costipazione

arrossamenti

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ sconsigliato in presenza di Parkinson o emorragie gastrointestinali. Non dovrebbe altresì essere assunto da neonati e donne incinte, in età pediatrica e da pazienti con malfunzionamenti renali o epatici.

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di emorragie gastrointestinali, problemi epatici o renali o Parkinson

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Ketorolac

Ketorolac

 

Si utilizza per il trattamento a breve termine (al massimo 5 giorni) del dolore di entità grave-moderata. È ad esempio indicato dopo interventi chirurgici.

 

Che cos’è il ketorolac?

Si tratta di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans). Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è ancora noto, ma si ritiene che blocchi l’azione di sostanze associate all’infiammazione. In ogni caso non agisce sulle cause di quest’ultima: aiuta solo a ridurre suoi sintomi, in particolare il dolore.

 

Come si assume il ketorolac?

Può essere somministrato via bocca, mediante iniezioni intramuscolari o infusioni direttamente in vena oppure sotto forma di spray nasale.

Può essere prescritto o da solo o in combinazione con altri medicinali.

 

Effetti collaterali del ketorolac

Può aumentare il rischio di gravi problemi al cuore o ai vasi sanguigni.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

senso di nausea

dolore al sito di iniezione

sensazione di avere lo stomaco pieno

sudorazione

conati di vomito

mal di testa

indigestione

lievi fastidi allo stomaco

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

sensazione di sonnolenza

gas

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

diarrea o vomito forti

fiato corto

improvviso o inspiegabile aumento di peso

gonfiore di braccia, mani, gambe o piedi

lividi o emorragie

insoliti dolori muscolari o articolari

insolite debolezza o stanchezza

sbalzi d’umore o cambiamenti del comportamento

piaghe in bocca

intorpidimento di un braccio o di una gamba

debolezza di un singolo lato del corpo

persistenti sintomi simil-influenzali

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

acufeni

sintomi convulsivi

mal di testa o capogiri severi

mal di stomaco o nausea forti o persistenti

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

insolita raucedine

feci scure o sangue nelle feci

sangue nelle urine o urina torbida o scura

minzione difficoltosa o variazioni della quantità di urina prodotta

stato di confusione

sintomi depressivi

svenimenti

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola persistente

stati di allucinazione

problemi alla vista o al linguaggio

vomito che sembra caffè

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato nel caso si assuma pentossifillina, probenecid, aspirina o altri Fans. Non dovrebbe essere somministrato durante gli ultimi tre mesi della gravidanza, né durante l’allattamento, in presenza di emorragie cerebrali o se si è a rischio emorragie, prima di interventi chirurgici, in caso di problemi renali o se si è a rischio di scompenso renale, in presenza di una storia di ulcere o di gravi problemi gastrointestinali e in caso di bypass coronarico.

Prima della cura è consigliabile informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare all’aspirina o ad altri Fans), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare anticoagulanti, SSRI, probenecid, ciclosporina, litio, metformina, metotressato, Fans per via orale, chinoloni, ACE inibitori, paracetamolo, aspirina, clopidogrel, corticosteroidi, eparina, pentossifillina e diuretici)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi renali o epatici, diabete, polipi nasali, infiammazioni della bocca, pressione alta, malattie del sangue, emorragie, disturbi della coagulazione, malattie cardiovascolari, disturbi gastrointestinali, gonfiori o ritenzione idrica, ipovolemia e bassi livelli ematici di sodio

in caso di cattive condizioni di salute

in caso di disidratazione

se si bevono sostanze alcoliche

se si ha una storia di abuso di alcol

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

L’assunzione di ketorolac può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

Lanreotide

Lanreotide

 

S’impiega nel trattamento dell’acromegalia e dei tumori neuroendocrini del tratto gastrointestinale o del pancreas.

 

Che cos’è il lanreotide?

Si tratta di un analogo della somatostatina che riduce i livelli ematici di alcuni ormoni (ad esempio, l’ormone della crescita.

 

Come si assume il lanreotide ?

Di solito si somministra mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali del lanreotide

Può causare aumenti o riduzioni del livello di zuccheri nel sangue.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

stato di costipazione

scariche di diarrea

meteorismo

mal di testa

dolori a livello articolare

lievi dolori o fastidi allo stomaco

dolori a livello muscolare

senso di nausea

conati di vomito

calo di peso

dolore, prurito o bozzi al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

appannamento della vista

sintomi depressivi

capogiri

mal di testa (forti o persistenti)

nausea, mal di stomaco o vomito (forti o persistenti)

battito rallentato o irregolare

calcoli alla cistifellea

eccessive stanchezza o debolezza

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima dell’assunzione è importante informare il curante:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al lattice o alla plastica)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato (in particolare chinidina, terfenadina, insulina, farmaci che possono rallentare il battito cardiaco, bromocriptina e ciclosporina)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi al fegato, alla tiroide, al pancreas, al rene o al cuore, calcoli o altri problemi alla cistifellea, pressione alta o diabete

in caso di dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

Il lanreotide può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Lapatinib

Lapatinib

 

S’impiega per trattare alcune forme avanzate o metastatiche di tumore al seno.

 

Che cos’è il lapatinib?

Questo farmaco inibisce l’azione di enzimi che promuovono la crescita delle cellule tumorali.

 

Come si assume il lapatinib?

Viene somministrato via bocca in combinazione con altri farmaci (capecitabina o letrozolo). Deve essere assunto almeno un’ora prima o dopo i pasti.

 

Effetti collaterali del lapatinib

Può causare la necrolisi epidermica tossica.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

scomparsa dell’appetito

assottigliamento o perdita dei capelli

piaghe alla bocca

senso di nausea

epistassi

arrossamenti o pizzicore a mani e piedi

sensazione di stanchezza

stato d’insonnia

pelle secca

alterazioni delle unghie

mal di testa

indigestione

conati di vomito

male alla schiena

scariche di diarrea

 

È bene contattare immediatamente un medico in caso di:

capogiri o sensazione di la testa leggera

battito accelerato o irregolare

feci pallide

persistente perdita dell’appetito

tosse grave o persistente

diarrea, nausea, vomito, crampi o dolori allo stomaco (gravi o persistenti)

forti dolore, arrossamento o gonfiore di mani o piedi

gravi stanchezza o debolezza

fiato corto

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

urine scure

lividi o emorragie

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato nel caso in cui sia stato già assunto in passato, scatenando problemi epatici nonchè nel caso di alterazione dei livelli ematici di potassio o magnesio.

Prima di assumerlo è fondamentale informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare antifungini azolici, nefazodone, inibitori della proteasi, voriconazolo, carbamazepina, dexametasone, idantoine, nevirapina, fenobarbital, primidone, calcio antagonisti, farmaci contro la depressione, problemi cardiaci, farmaci che possono aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT (antiaritmici, arsenico, metadone, paliperidone, pentamidina, fenotiazine, pimozide, chinoloni, romidepsina, tacrolimus, terfendadina, toremifene, astemizolo, bepridile, clorochina, cisapride, dofetilide, dolasetron, domperidone, droperidolo, alofantrina, aloperidolo, iloperidone, ketolidi, macrolidi, maprotilina, alcuni antidepressivi triciclici, vandetanib e ziprasidone), atazanavir, rifamicine, iperico, digossina, midazolam e paclitaxel

se in passato si ha assunto un’antraciclina

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi al fegato, al cuore o ai polmoni, battito cardiaco irregolare, problemi al midollo osseo, globuli bianchi o piastrine bassi, o livelli ematici di potassio o magnesio bassi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura non bisogna mangiare pompelmo o berne il succo. Le donne in età fertile non devono inoltre utilizzare efficaci metodi contraccettivi.

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di lapatinib.

Latanoprost + timololo

Latanoprost + timololo

 

Viene impiegato nella cura dell’ipertensione oculare e del glaucoma ad angolo aperto.

Si ricorre solitamente a questa combinazione di farmaci quando altri trattamenti siano risultati inefficaci e solo a partire dai 18 anni di età.

 

Che cos’è il latanoprost + timolo?

Esso aumenta il drenaggio dei fluidi dall’occhio e riduce la formazione di nuovo liquido al suo interno.

 

Come si assume il latanoprost + timolo?

Viene somministrato sotto forma di collirio.

 

Effetti collaterali del latanoprost + timolo

Può mascherare i sintomi di un’ipoglicemia e di un ipotiroidismo. Può inoltre mutare il colore degli occhi, rendendoli più scuri.

Fra gli altri suoi potenziali effetti indesiderati si possono includere:

secchezza a livello oculare

problemi alla vista

distacco retinico

ciste dell’iride

acufene

peggioramento dell’angina

battito rallentato, accelerato o altre anomalie del ritmo cardiaco

edema

palpitazioni

scompenso cardiaco (anche congestizio)

bassa pressione

sindrome di Raynaud

congiuntivite

ipoglicemia

sintomi depressivi

calo della memoria

mani e piedi freddi

asma

irritazione, arrossamento o dolore agli occhi

stato d’insonnia

incubi notturni

capogiri

appannamento della vista

lacrimazione in aumento

infiammazione delle palpebre e palpebra calante

mal di testa

herpes oftalmico

pizzicore o intorpidimento dell’epidermide

riduzione del flusso ematico al cervello

peggioramento nei sintomi della miastenia gravis

alterazione delle ciglia e dei peli intorno agli occhi

gonfiore attorno agli occhi

gonfiore dell’iride

edema maculare

cheratite

svenimenti improvvisi o sensazione di svenimento

ictus

fiato corto

broncospasmo

tosse

senso di nausea

scariche di diarrea

dispepsia

fauci secche

alterazione del senso del gusto

indigestione

dolore a livello addominale

conati di vomito

pelle che diventa più scura

alopecia

rash psoriasiforme

peggioramento di rash e psoriasi preesistenti

problemi alla sfera sessuale

dolori a livello articolare o muscolare

debolezza o stanchezza a livello muscolare

senso di affaticamento

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

e se uno qualsiasi dei possibili effetti indesiderati sopra elencati appare serio o persistente.

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicata l’assunzione in caso di disturbi cardiaci, gravidanza, asma e bronchite ostruttiva cronica.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare a beta-bloccanti), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare farmaci per abbassare la pressione, prostaglandine o loro analoghi o derivati, farmaci cardiovascolari, antidiabetici, chinidina, antidepressivi, beta-bloccanti, adrenalina e clonidina)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi agli occhi, anomalie del ritmo cardiaco, problemi di circolazione, diabete, ipertiroidismo, angina o herpes oftalmico, problemi respiratori, asma o malattie polmonari ostruttive croniche, malattie coronariche, scompenso cardiaco, pressione bassa

in caso di interventi chirurgici agli occhi

qualora si utilizzino lenti a contatto

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È sempre importante fare sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo di latanoprost + timololo

Le lenti a contatto morbide possono assorbire il farmaco. Per questo motivo è necessario rimuoverle prima dell’applicazione e reinserirle almeno dopo 15 minuti dopo la somministrazione.

Bisogna anche attendere almeno 5 minuti prima di utilizzare eventuali altri colliri nonchè rammentare che il collirio può alterare le capacità visive, riducendo così la capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi.

Latanoprost

Latanoprost

 

Si prescrive per trattare l’ipertensione oculare ed il glaucoma ad angolo aperto.

 

Che cos’è il latanoprost?

Esso riduce la pressione nell’occhio, aumentando il drenaggio di fluidi dal suo interno. Si tratta di un analogo delle prostaglandine.

 

Come si assume il latanoprost?

Si somministra sotto forma di collirio.

 

Effetti collaterali del latanoprost

Può far diventare l’iride marrone e inscurire le palpebre.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

bruciore, secchezza, prurito o sensazione di punture all’occhio

sensazione di corpo estraneo nell’occhio

lacrimazione in aumento

appannamento della vista

variazioni nella crescita delle ciglia

sintomi di un raffreddore

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

palpebra o iride più scuri

infiammazione, secrezioni, irritazione, dolore, arrossamenti o gonfiore dell’occhio o della palpebra

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

problemi visivi

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in caso di herpes oftalmico e se si stanno assumendo altri farmaci simili (ad esempio bimatoprost)

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di infiammazioni agli occhi (ad esempio uveiti), herpes oftalmico o forme di glaucoma diverse da quella ad angolo aperto

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

in caso di infezioni, gonfiori o traumi agli occhi

in caso di lenti intraoculari

in caso di programmato intervento chirurgico agli occhi

 

Le lenti a contatto morbide possono assorbire il farmaco. E’ perciò necessario rimuoverle prima dell’applicazione e reinserirle almeno 15 minuti dopo la somministrazione del farmaco. Bisogna infine rammentare che il collirio può alterare le capacità visive, riducendo in tal modo la capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.