Cos’è il diverticolo di Zenker?
Il diverticolo di Zenker è una piccola sacca che si forma nella parte superiore dell’esofago, proprio dove la faringe si unisce al canale esofageo. Si tratta di un rigonfiamento della mucosa e della sottomucosa, che sporge attraverso un punto più fragile della parete dell’esofago. Non si tratta di un vero diverticolo, perché non coinvolge tutti gli strati della parete esofagea.
Quali sono le cause del diverticolo di Zenker?
Il diverticolo di Zenker si forma principalmente a causa di un alterato meccanismo della deglutizione. Quando lo sfintere esofageo superiore non si rilassa correttamente, oppure quando la contrazione muscolare non è ben coordinata, la pressione nella parte alta dell’esofago aumenta e spinge la mucosa verso l’esterno, in un’area anatomica più debole chiamata triangolo di Killian. Questo contribuisce a sviluppare la sacca caratteristica dei diverticoli di Zenker. È una condizione che tende a presentarsi soprattutto negli uomini adulti e anziani.
Quali sono i sintomi del diverticolo di Zenker?
Il diverticolo di Zenker può manifestarsi con sintomi diversi, che variano in intensità da persona a persona. Il disturbo più frequente è la disfagia, cioè la difficoltà a deglutire, spesso descritta come la sensazione che il cibo rimanga bloccato a metà gola. Un altro sintomo tipico è il rigurgito di cibo non digerito, che può comparire anche a distanza di tempo dal pasto, soprattutto quando ci si sdraia.
Altri sintomi possono essere alitosi persistente, tosse, irritazione o bronchiti ricorrenti. Alcune persone riferiscono inoltre la sensazione di un “groppo in gola” o un fastidio localizzato nella parte anteriore del collo, raucedine, perdita di peso e, più raramente, un rigonfiamento palpabile nella regione cervicale.
Come si diagnostica il diverticolo di Zenker?
La diagnosi del diverticolo di Zenker si basa soprattutto su esami radiologici. L’indagine più utilizzata è il pasto baritato: il paziente ingerisce un liquido a base di bario che, grazie a radiografie effettuate in diverse sequenze, permette di osservare il percorso del liquido ingerito e di evidenziare la presenza e le dimensioni della sacca esofagea. Questo esame fornisce una visione chiara della forma del diverticolo ed è utile per guidare le decisioni terapeutiche dello specialista.
L’endoscopia (EGDS) consente invece di visualizzare direttamente l’interno dell’esofago e quindi il diverticolo: questo esame è fondamentale per la valutazione del trattamento endoscopico da eseguire.
Quali sono le terapie del diverticolo di Zenker?
Il diverticolo di Zenker tende a peggiorare nel tempo e, quando i sintomi diventano importanti, può essere necessario un intervento. La soluzione più comune è rappresentata dalle tecniche endoscopiche: attraverso un gastroscopio introdotto dalla bocca, il medico incide la parete che separa il diverticolo dall’esofago appianandolo, in modo che il cibo possa scorrere liberamente, con una rapida riduzione dei disturbi alla deglutizione.
La tecnica Z-POEM è un approccio endoscopico mini invasivo che prevede la creazione di un piccolo tunnel nella mucosa per raggiungere e sezionare le fibre muscolari che ostacolano il passaggio del cibo. È particolarmente indicata nei diverticoli di dimensioni ridotte e consente un recupero rapido e con pochi disagi per il paziente.
Il trattamento tradizionale con cervicotomia, che richiede un’incisione esterna sul collo, oggi è sempre meno praticato ed è riservato solo a casi selezionati, poiché più invasivo e con tempi di guarigione più lunghi.
Si può prevenire il diverticolo di Zenker?
Al momento non sono note strategie efficaci per prevenire il diverticolo di Zenker. Infatti, la formazione dei diverticoli è legata a caratteristiche anatomiche e a meccanismi della deglutizione che non dipendono dallo stile di vita. Pertanto non vi sono comportamenti specifici in grado di evitarne lo sviluppo.
La visita gastroenterologica serve a confermare o escludere la presenza di patologie dell’apparato gastrointestinale (esofago, stomaco, intestino, colon retto, pancreas, fegato).
