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Il servizio è effettuato in regime privato.

In questa sezione potete trovare tutte le informazioni utili relative al Punto Nascita.

Numeri di prenotazione


Indicazioni per visitatori e accompagnatori

In coerenza con le normative delle Autorità competenti, di seguito le regole per l’accesso accompagnatori e visitatori durante tutto il percorso maternità presso il Punto Nascita di Humanitas San Pio X.

L’ingresso in ospedale non è consentito in caso di sintomi riconducibili a COVID-19.

Visite, esami, triage ostetrico-ginecologico

Per la sicurezza di tutti, e nel rispetto delle direttive delle autorità competenti, l’accesso all’ospedale e all’area ambulatoriale è consentito a futura mamma e ad un solo accompagnatore.

Sala parto

Il papà o l’accompagnatore designato possono sempre assistere a travaglio e parto. È fatto obbligo di utilizzo della mascherina, preferibilmente FFP2, e di una frequente igiene delle mani.

Caregiver per mamma e neonato

L’accesso al Punto Nascita è consentito e libero per il papà o il caregiver di riferimento durante tutto il tempo di ricovero e degenza della mamma.

Visitatori per mamma e neonato

È possibile ricevere visite di visitatori, persone diverse dal caregiver per 45 minuti al giorno, in fasce orarie alternate. Non è consentito avere visite di più persone contemporaneamente (caregiver e visitatore).

Per continuare a garantire la tutela della salute, l’accesso dei visitatori è consentito, previa verifica da parte del personale al check-point, esclusivamente alle persone in possesso di pass di accesso alla degenza, (ovvero del pass con indicate le generalità del paziente ricoverato e la fascia oraria di visita dedicata, che è disponibile per i visitatori alla Reception o check point in ingresso a partire dalle ore 15:00 della prima giornata di degenza).

Visite del neonato post parto

Per le visite neonatologiche/pediatriche post nascita è consentito l’accesso di massimo due accompagnatori.


Diritti dei neonati e delle loro famiglie

Humanitas San Pio X fornisce servizi alla comunità nel rispetto delle norme legali ed etiche che tutelano i diritti del pazienti, ispirandosi ai principi sanciti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994 e dalla Carta Europea dei Diritti del Malato emessa da www.activecitizenship.net.

  1. Diritto di accesso a informazioni accurate e tempestive: tutti i genitori in attesa hanno il diritto ad accedere a adeguate informazioni, basate sull’evidenza. Ciò include informazioni e counselling sugli aspetti pre-concezionali e materni, sulla salute sessuale e riproduttiva, sugli stili di vita, sulla salute in gravidanza e sulla genitorialità: l’informazione riguarda anche i servizi e i gruppi di supporto alla gravidanza e alla genitorialità.

    I genitori hanno inoltre il diritto a ricevere informazioni accurate e comprensibili sulle diagnosi e i trattamenti proposti: su questa base i genitori hanno il diritto a scegliere se accettare o rifiutare il percorso proposto.
  2. Diritto a assistenza di qualità: tutti i neonati e le loro famiglie hanno diritto a assistenza basata sull’evidenza e di alta qualità, come base per una crescita attiva e salutare. La qualità delle cure e dei trattamenti include:
    – la valutazione della salute della futura mamma e la presa in carico della gravidanza in percorsi adeguati;
    – il monitoraggio della crescita fetale e l’accessibilità agli screening prenatali;
    – la presa in carico da parte dell’equipe del Percorso Nascita dell’ospedale;
    – il supporto al percorso nascita mediante procedure appropriate e nel rispetto dei desideri della famiglia;
    – la tutela della sicurezza in ospedale per i neonati e le loro famiglie;
    – percorsi post-dimissione e di follow-up materno e neonatale.
  3. Diritto a rimanere uniti e ad essere coinvolti: tutte le famiglie hanno diritto a essere considerate come un’unità, che va approcciata con dignità e rispetto dei bisogni sociali, culturali, emozionali e sanitari. La vicinanza della famiglia durante la gravidanza e il puerperio viene favorita il più possibile anche attraverso una politica di accessibilità estesa al reparto.

    Tutti i neonati hanno diritto al contatto pelle a pelle con i genitori, immediatamente dopo la nascita o appena la condizione clinica lo permette, per favorire il legame tra madre e neonato e i benefici connessi a tale pratica.

    Tutte le famiglie hanno il diritto di condividere da subito la stanza di degenza ed i genitori hanno il diritto di essere educati e attivamente coinvolti nel prendersi cura del neonato: per questo in San Pio X viene favorita la pratica del rooming-in, quando le condizioni cliniche lo consentono.
  4. Diritto al supporto: le famiglie hanno il pieno diritto di chiedere supporto e aiuto in qualsiasi momento del percorso nascita, senza timore e senza pressioni di alcun genere: l’ospedale mette a disposizione un servizio di supporto psicologico e una rete di assistenza sociale a cui la famiglia può ricorrere.

    I genitori hanno il diritto di ricorrere in ogni momento al ruolo di supporto del reparto: durante l’intera degenza è diritto della puerpera e della famiglia chiedere l’interruzione – anche temporanea – del rooming-In.
  5. Diritto a processi efficaci di dimissione e trasferimento: i genitori e i neonati hanno il diritto a dimissioni appropriate e sicure, supportate da un momento di confronto e di informazione da parte del personale di reparto.

Il nostro sostegno a Molce Atelier contro la violenza di genere

A sostegno della lotta contro la violenza di genereHumanitas San Pio X dona a tutte le neo mamme che partoriscono presso il Punto Nascita dell’ospedale uno speciale cadeau realizzato dalle sarte di Molce Ateliersartoria terapeutica che accoglie donne vittime di violenza.

Il progetto si inserisce all’interno di un più ampio impegno dell’ospedale grazie alla formazione e sensibilizzazione di tutto il personale sanitario e non al riconoscimento dei segnali, anche non visibili, della violenza e al primo indirizzo delle donne verso i servizi del territorio.

“Con il sostegno concreto all’attività della Sartoria Terapeutica Molce Atelier – aggiunge il dott. Fabrizio Ciralliresponsabile di Neonatologia e Patologia Neonatale – possiamo, invece, dare un’opportunità concreta di rinascita a tutte le donne e sarte che qui vengono accolte ed un augurio a tutte le nuove vite che vediamo nascere. Il doudou che abbiamo scelto come pensiero di benvenuto, in particolare, non è solo una coccola per il bambino, ma un oggetto di transizione, che aiuta la creazione del legame mamma-bimbo.”

I cadeaux, sono realizzati a mano con materie prime sostenibili, personalizzati con un’etichetta con la firma della donna che lo ha realizzato con affetto per i nostri piccoli.

Molce Atelier: la sartoria che cura

Promuovere l’autonomia femminile, anche economica, attraverso l’apprendimento di un mestiere; favorire l’empowerment e la riabilitazione delle frequentatrici, attraverso il lavoro manuale (in sé curativo e in grado di accrescere l’autostima) e un percorso di ascolto: questa la mission della sartoria terapeutica dove lavorano e vengono accolte vittime di violenze e abusi, e ricevono in questo luogo sia una formazione sartoriale, che un percorso di sostegno psicologico, oltre ad essere indirizzate a servizi di assistenza e tutela legale, sociale e sanitaria grazie alla rete territoriale.

Molce Atelier si rivolge alle donne senza diritti e senza possibilità di esprimere emozioni con alle spalle un comune percorso di sofferenza e abusi, italiane e straniere, ma anche ai loro familiari, per rispondere al bisogno di diffondere una cultura della non violenza, attraverso eventi, laboratori e incontri ad hoc. Si rivolge inoltre agli abitanti del quartiere e della città che desiderano acquisire competenze nel campo della sartoria. Scopri di più su Molce Atelier.