Cos’è il potassio?
Il potassio è un micronutriente fondamentale, uno dei minerali presenti in grandi quantità all’interno dell’organismo. In effetti, il potassio rappresenta il principale minerale presente all’interno delle cellule ma anche nei liquidi extracellulari. In caso di livelli eccessivi di potassio presenti nell’organismo, misurati con un esame del sangue, si parla di iperkaliemia, mentre l’ipokaliemia definisce la presenza di bassi livelli di potassio nel sangue.
A che cosa serve il potassio?
Il potassio è coinvolto nella contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco; favorisce il controllo dell’equilibrio dei fluidi e dei minerali all’interno e all’esterno delle cellule; contribuisce al mantenimento della pressione arteriosa a livelli ottimali, equilibrando gli effetti del sodio. Inoltre, il potassio aiuta a contrastare il rischio di calcoli renali, specie se frequenti, e a prevenire la perdita di tessuto osseo durante l’invecchiamento.
Quali alimenti contengono potassio?
Tutti gli alimenti freschi contengono potassio, ma ne sono particolarmente ricchi i cibi vegetali (verdura e frutta) poco trasformati. La lavorazione, sia industriale che casalinga, può infatti mutare il contenuto naturale di potassio all’interno dei cibi.
Le fonti primarie di potassio sono:
- frutta, soprattutto banane, frutta secca
- verdura, in particolar modo le verdure a foglia verde, i pomodori, i cetrioli, le zucchine, le melanzane, la zucca, le carote
- patate
- legumi, specie i fagioli.
In minori quantità, il potassio è compreso anche nei latticini, nella carne rossa, nel pollame e nel pesce.
Qual è il fabbisogno giornaliero di potassio?
In media, il fabbisogno giornaliero di una persona adulta è di 3 grammi di potassio.
Quali sono gli effetti della carenza di potassio?
Una carenza di potassio, sebbene rara, può provocare effetti quali:
- stanchezza muscolare
- anomalie nel battito cardiaco (aritmie cardiache)
- cambiamenti dell’umore
- nausea e/o vomito.
Bassi livelli di potassio (ipokaliemia) sono stati collegati a pressione alta e disturbi cardiovascolari. Un incremento dell’assunzione di potassio accompagnato da una diminuzione dell’apporto di sodio, potrebbe abbassare il rischio di eventi avversi a carico di cuore e arterie. Tuttavia a oggi non è stata provata l’utilità dell’assunzione di potassio nella cura della pressione alta.
Quali sono gli effetti dell’eccesso di potassio?
Eventuali eccessi di potassio vengono normalmente smaltiti grazie al buon funzionamento dei reni. Tuttavia, in caso di disturbi renali o assunzione di alcuni farmaci è possibile andare incontro a iperkaliemia. Gli effetti più frequenti dell’iperkaliemia sono stanchezza, rallentamento del battito cardiaco (bradicardia) e gravi aritmie.
Ultimo aggiornamento: Luglio 2025
Data online: Maggio 2017