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Cataratta


La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, la lente che si trova dietro alla parte colorata dell’occhio, l’iride, indispensabile per la messa a fuoco delle immagini sulla retina. È un problema solitamente riscontrato durante l’invecchiamento dell’individuo, ma che non raramente può colpire anche in giovane età e che può essere risolto chirurgicamente.

Che cos’è la cataratta?

In più del 95% dei casi la cataratta è legata all’invecchiamento e viene, quindi, definita senile. Le cataratte giovanili, invece, sono di origine congenita o in altri casi possono essere causate da traumi, assunzione di farmaci, altre malattie agli occhi o sistemiche.

Quali sono le cause?

In genere questa opacizzazione del cristallino è causata dall’aggregazione e dall’ossidazione delle proteine del cristallino, un processo ben noto e diffuso in tutto l’organismo che progredisce con l’avanzare dell’età. Ecco perché il 90% degli individui di età superiore ai 75 anni soffre di cataratta. Altre possibili cause possono derivare dall’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti, dal diabete o dal fumo.

Quali sono i sintomi?

Il sintomo principale è l’annebbiamento crescente della vista, a volte con abbagliamento alla luce frontale, sdoppiamento delle immagini e talvolta un iniziale curioso miglioramento della vista. È consigliata pertanto una visita oculistica preventiva periodica oltre i 60 anni di età, anche in assenza di sintomi specifici.

Diagnosi

Le metodologie utilizzate per la diagnosi di cataratta sono:

  • esame biomicroscopico completo con lampada a fessura
  • esame completo della acutezza visiva e della refrazione

Altre esami effettuati in previsione di intervento:

  • ecobiometria
  • biomicroscopia dell’endotelio corneale
  • ecografia bulbare
  • altri esami retinici (fluorangiografia – tomografia OCT)
  • topografia e tomografia corneale
  • campimetria computerizzata e pachimetria corneale
  • valutazione con visita ortottica della motilità

Trattamenti

Ad oggi, l’unico trattamento disponibile è l’intervento chirurgico. Il momento in cui intervenire è definito in base al grado di evoluzione della cataratta e alla difficoltà visiva che essa comporta nelle attività più comuni quotidianamente svolte, pertanto è una decisione che coinvolge sia il medico che il paziente.

L’intervento, di breve durata, non doloroso, in anestesia locale con sole gocce di collirio, in day hospital (senza ricovero), ed eseguito con microscopio operatorio, richiede una sufficiente collaborazione del paziente. Consiste nella asportazione della parte opacata del cristallino e nell’inserimento di una lente sostitutiva di materiale plastico (cristallino artificiale).

Prevenzione

Per prevenire la cataratta sono importanti l’uso di occhiali da sole, un’alimentazione ricca di frutta e verdure, cibi contenenti antiossidanti naturali, il controllo dei livelli di zuccheri nel sangue ed astenersi dal fumare.