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Alterazioni della voce: quando andare dallo specialista?

Usare la voce per parlare, cantare o gridare, potrebbe sembrare un’azione normale e scontata fino a quando non si “perde” la voce. Diverse possono essere le cause, alcune transitorie, come un’infiammazione della gola, altre che richiedono l’attenzione del medico specialista in otorinolaringoiatria. 

Ne parliamo con il dottor Luca Malvezzi, responsabile di Otorinolaringoiatria (ORL) di Humanitas San Pio X e con la dottoressa Valeria Locatelli, logopedista di Humanitas San Pio X. 

Come si produce la nostra voce e cosa può alterarla? 

Come il suono o la musica che ascoltiamo, anche la voce è la sensazione data da un corpo in oscillazione, trasportato dall’aria e amplificato in modo diverso dall’ambiente circostante. Le corde vocali, il corpo in oscillazione, sono le due armoniche. Hanno forma di bande membranose, lunghe circa 2 centimetri situate al centro della laringe. Vibrando, modulano l’aria trasportata dal polmone durante gli atti respiratori. La voce che percepiamo è il risultato di questa alternanza amplificata dalla colonna aerea della faringe, degli spazi nasali e paranasali. Quando siamo affaticati, con il fiato corto la potenza della voce diminuisce; quando la corda vocale perde tono o presenta una lesione la voce è roca; quando abbiamo il raffreddore e il muco riempie le cavità paranasali la nostra voce è chiusa perché manca la risonanza del suono in questi spazi.

Lesioni delle corde vocali

Alterazioni della voce, chiamate disfonia, possono essere dovute a una perdita di tensione delle corde vocali, proprio come accade alle corde di uno strumento musicale scordato, oppure all’utilizzo scorretto della voce (incapacità di alternare fonazione e respirazione, gridare eccessivamente), abitudini igieniche scorrette (fumo di sigaretta, ad esempio) o noduli e polipi.

Noduli e polipi delle corde vocali sono lesioni benigne non cancerose della laringe che possono comparire a seguito dell’utilizzo cronico non idoneo della voce. I polipi delle corde vocali interessano, di solito, una sola corda vocale. La formazione di un polipo delle corde vocali è correlata a fattori quali l’utilizzo “acuto” della voce (urlo) e l’esposizione a irritanti cronici. Si tratta di lesioni che possono provocare alterazioni della voce tipo raucedine o voce bisbigliata. 

Con gli stessi sintomi si manifestano anche i granulomi delle corde vocali, ovvero lesioni nella parte posteriore delle corde, associati a reflusso gastroesofageo.  

Nei fumatori, infine, ogni alterazione della voce costituisce un campanello d’allarme da non sottovalutare perché la disfonia può essere causata da una lesione maligna delle corde vocali. 

Quando andare dallo specialista?

Il giorno dopo un concerto vissuto in modo attivo, se la voce è stentata non c’è bisogno di allarmarsi, ma se il sintomo persiste oltre la settimana non è il caso di rimandare ulteriormente una valutazione specialistica otorinolaringoiatrica. È molto importante che lo specialista abbia la possibilità di eseguire una valutazione endoscopica delle corde vocali. Nel fumatore, soggetto a rischio per lo sviluppo di patologia oncologiche della laringe, se compare disfonia è fondamentale rivolgersi allo specialista in otorinolaringoiatria. Ad una diagnosi precoce, quasi sempre si correlata, un piano terapeutico con impatto minore sulla qualità di vita del paziente. La tecnologia oggi mette a disposizione della chirurgia “armi” efficaci; in questo caso la chirurgia laser CO2 trans-orale della laringe consente risultati terapeutici efficaci con ospedalizzazione ridotte e conservazione della funzionalità d’organo.

Nota: il fumo di sigaretta, oltre ad essere un noto fattore di rischio per numerosi eventi avversi dell’apparato cardiovascolare, fegato, pancreas, polmoni, esofago, danneggia le corde vocali a causa dell’etto termico della combustione, delle oltre 20 sostanze cancerogene che contiene una sigaretta in aggiunta alle centinaia di sostanze tossiche.

Qual è il trattamento di noduli e polipi delle corde vocali? 

In caso di alterazioni della voce è consigliabile rivolgersi allo specialista in otorinolaringoiatria per le valutazioni cliniche e la diagnosi strumentale. In genere, il trattamento può essere riabilitativo, in caso di noduli alle corde vocali, con la logopedia

Nei disturbi della voce, la logopedia ha innanzitutto l’obiettivo trasversale di fornire alla persona che si rivolge al logopedista le norme di igiene vocale, al fine di prevenire l’abuso vocale (surmenage) e limitare le abitudini che contribuiscono ad un utilizzo scorretto della voce (malmenage). Inoltre, le funzioni di respirazione, fonazione e articolazione interagiscono tra loro in modo sinergico nella produzione vocale e ne consegue che, in caso di disfonia, vadano riabilitate tutte e tre attraverso delle tecniche educative e rieducative, da personalizzare rispetto alla singola persona e al suo bisogno. Per questo motivo, non è possibile standardizzare la durata del trattamento logopedico, che è variabile a seconda  del quadro clinico. Alcuni degli obiettivi della terapia logopedica possono essere avere una maggiore consapevolezza dei propri meccanismi di produzione della voce, ridurre la tensione laringea e riportare la mucosa delle corde vocali ad una condizione di salute. 

Una diagnosi accurata è necessaria per poter programmare un adeguato trattamento riabilitativo. Sulla base della diagnosi, il medico potrebbe valutare l’indicazione alla chirurgia, oggi sempre più conservativa grazie anche all’evoluzione tecnologica. La chirurgia Laser CO2 della laringe consente precisione e finezza di taglio con rispetto delle strutture adiacenti, tempi di ricovero in ospedali ridotti e guarigione ottimale.

La terapia di logopedia può essere indicata nel percorso riabilitativo pre- e post- chirurgico per ottimizzare il risultato fonatorio, sia per favorire il recupero della corretta tensione delle corde vocali a seguito di periodi prolungati di alterato utilizzo, sia nelle persone che, dopo una chirurgia maggiore, devono riabilitare fonazione deglutizione. A seconda del bisogno, il logopedista guida il paziente portandolo a raggiungere la migliore funzione vocale possibile per lui attraverso esercizi specifici di respirazione, propriocezione, coordinazione pneumo-fonica ed emissione vocale. Il percorso riabilitativo richiede un impegno diretto del paziente che deve eseguire al domicilio, come pratica giornaliera, gli esercizi svolti durante la seduta logopedica. 

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