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Bruciore di stomaco: come usare gli antiacidi e quali cibi evitare?

Come ogni anno, i pranzi e le cene del periodo natalizio sono per molti anche il momento del bruciore di stomaco e del riacutizzarsi dei sintomi da reflusso. Gli antiacidi sono tra i farmaci da banco più venduti in ogni periodo dell’anno, ma vanno usati in modo corretto facendo attenzione anche a non abusare di alcuni cibi e bevande.

Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista e con il dottor Marco Dal Fante, Responsabile di gastroenterologia di Humanitas San Pio X.

Bruciore di stomaco e antiacidi: quando assumerli? 

La pirosi gastrica, comunemente chiamata bruciore di stomaco, può essere causata dall’eccessiva produzione di acido a livello dello stomaco che provoca una situazione di iperacidità gastrica, cioè di aumento dei livelli di acidità rispetto alla norma. In alcune persone, l’iperacidità gastrica è una condizione frequente, spesso associata a reflusso gastroesofageo, mentre in altre può essere occasionale, ovvero compare quando i pasti sono particolarmente abbondanti, ricchi di condimenti, come nel periodo delle feste natalizie. I farmaci antiacidi possono essere un valido aiuto per alleviare rapidamente, ma in modo temporaneo, il bruciore di stomaco, andando a tamponare l’iperacidità gastrica.

Esistono diversi tipi di antiacidi: bicarbonato di sodio, carbonato di calcio, idrossido di alluminio, idrossido di magnesio, questi ultimi da usare in combinazione tra loro, in modo da bilanciare gli effetti indesiderati dell’uno (stitichezza) e dell’altro (diarrea).

In caso di reflusso si possono usare i gel di sali dell’acido alginico: nello stomaco, il gel “galleggia” sugli acidi e forma una barriera che blocca il reflusso di materiale acido verso l’esofago. È bene ricordare che gli antiacidi possono essere assunti al bisogno, anche durante i pasti, ma la massima efficacia sul bruciore si ottiene assumendoli almeno 1 ora dopo i pasti, oppure prima di andare a dormire. Se il bruciore non passa, è bene rivolgersi al medico per valutare farmaci più adatti al problema.

In caso di bruciore, cosa mangiare e quali cibi evitare?

Durante le feste è difficile evitare di mangiare molti dei cibi che aumentano l’acidità gastrica, ma fanno parte delle tradizioni natalizie. Pertanto, per evitare di arrivare a Natale e Capodanno con il mal di stomaco, è bene iniziare già da ora a evitare quei comportamenti alimentari che favoriscono il bruciore di stomaco e l’iperacidità gastrica. Una delle raccomandazioni è quindi di evitare le porzioni abbondanti di ogni tipo di cibo, specie di sera e di frazionare i pasti; l’ideale sarebbe assumere durante la giornata tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini. È anche molto importante ridurre la frequenza dei piatti che aumentano il bruciore di stomaco, ed evitare di coricarsi dopo mangiato. 

Ad esempio, andrebbero evitati o ridotti i caffè e i , il cioccolato, le spezie (peperoncino, pepe, curry, eccetera), la menta (anche in infusi e tisane), i condimenti grassi come salse e sughi, ma anche l’uso di burro e strutto, e i cibi fritti.

Tra la frutta e la verdura è bene limitare il consumo di cavoli, cavolfiori, broccoli, pomodori, agrumi, e aumentare il consumo delle altre verdure e frutta. Bene il consumo di cereali integrali, pesce, carni bianche, specie se cotti con pochi condimenti e senza esagerare neppure nell’uso di olio di oliva. In merito alle bevande, finchè non passano i sintomi della gastrite, può essere utile bere 1-2 bicchieri di acqua durante i pasti perché aiuta la digestione, e bere tisane a base di camomilla, finocchio, malva, valeriana o melissa.

Le bevande che sarebbe meglio ridurre o evitare in questo periodo sono gli alcolici e le bevande zuccherate, in modo tale da potersi concedere qualche sfizio in più durante le feste.

In questo modo, a Natale e Capodanno si potrà godere dei piatti della tradizione con più serenità e, in caso il bruciore di stomaco si faccia sentire, può aiutare assumere un antiacido.

Gastroenterologia ed Endoscopia
Scienze dell'Alimentazione e Nutrizione Umana

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