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Obesità, sovrappeso e nuovi farmaci

L’obesità è una malattia cronica e multifattoriale che colpisce un numero crescente di persone in tutto il mondo, inclusi bambini e adolescenti. La disponibilità di nuove terapie, sicure ed efficaci, ha contribuito a cambiare l’approccio terapeutico all’obesità e al sovrappeso. 

Ne parliamo con il dottor Roberto Grignani, medico chirurgo del Centro di Chirurgia Bariatrica di Humanitas San Pio X. 

Obesità: nuove terapie per perdere peso

Oltre alla dieta, all’attività fisica e, nei casi più gravi, alla chirurgia bariatrica, negli ultimi anni la ricerca scientifica ha sviluppato nuovi farmaci da molecole, sicure ed efficaci, in grado di agire in modo mirato su specifici meccanismi ormonali legati al metabolismo e al controllo dell’appetito. 

Semaglutide: si tratta di una molecola simile a un ormone naturale, il GLP-1 (peptide-1 simil-glucagone), che viene rilasciato dall’intestino dopo i pasti, originariamente sviluppata per il trattamento del diabete di tipo 2. Il farmaco a base di semaglutide, somministrato tramite iniezione sottocutanea e abbinato a dieta e attività fisica, agisce su specifici recettori cerebrali che regolano l’appetito, inducendo sazietà e riducendo il desiderio di cibo. Questo permette una perdita di peso che può arrivare fino al 20% del peso corporeo iniziale, mantenendola nel tempo. I risultati più recenti pubblicati su prestigiose riviste scientifiche come Nature e New England Journal of Medicine (NEJM) confermano che l’assunzione settimanale di semaglutide al dosaggio di 2,4 mg, contribuisce a una perdita di peso continua fino a 65 mesi, e che si mantiene fino a oltre 4 anni, anche in pazienti in sovrappeso e con una preesistente malattia cardiovascolare o con obesità ma senza diabete. In particolare, la semaglutide ha dimostrato anche di ridurre l’incidenza di morte per cause cardiovascolari, infarto o ictus.

La terapia con semaglutide è prescritta dal medico che segue il paziente nel calo ponderale e il suo utilizzo deve essere supportato da una indicazione alimentare da parte del nutrizionista. Il percorso dell’utilizzo del farmaco può continuare sino al raggiungimento del valore di BMI (Body Mass Index) normopeso, cioè un BMI o Indice di Massa Corporea tra 20 e 25. La somministrazione del farmaco è settimanale, sotto controllo medico preferibilmente in un centro specializzato, e può includere il supporto endocrinologico e di altri specialisti coinvolti nella perdita del peso.

Benefici: perdita di peso, riduzione del grasso viscerale, quello localizzato nella zona addominale, che è fortemente correlato a rischi cardiovascolari e diabete; riduzione del rischio cardiovascolare. 

Effetti collaterali: sono descritti dagli studi e dalla pratica clinica sintomi come nausea, eruttazioni, raramente vomito, talvolta diarrea, più frequentemente stipsi, in genere transitori e di lieve entità.

Tirzepatide: è una molecola che è usata efficacemente per la terapia del diabete di tipo 2, perché ha una doppia azione a livello dei recettori di due ormoni (GIP – polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente e GLP-1 – glucagon-like peptide-1) che regolano la glicemia, stimolano l’insulina, rallentano l’attività gastrica, influenzano l’assorbimento dei lipidi, e promuovono il senso di sazietà. 

Benefici: la tirzepatide, come la semaglutide, è efficace nella perdita del peso. Gli studi clinici hanno mostrato risultati di poco superiori alla semaglutide nella perdita di peso in 72 settimane (in media il 22% rispetto al 20% del semaglutide), e nella riduzione del rischio di sviluppare diabete di tipo 2 nelle persone con prediabete. I benefici della tirzepatide sono associati al controllo della glicemia, cioè ai livelli di zucchero nel sangue, alla riduzione dell’appetito e del desiderio di cibi ad alto contenuto calorico, e all’aumentato senso di sazietà.

Effetti collaterali: sono descritti dagli studi e dalla pratica clinica sintomi come nausea, vomito, diarrea, in genere transitori e di lieve entità. 

Le terapie farmacologiche per l’obesità sono una delle diverse opzioni di trattamento. È importante ricordare che i farmaci per l’obesità devono essere somministrati su indicazione medica e dopo un’attenta valutazione specialistica. Inoltre, il controllo medico e dietistico sono fondamentali per verificare l’efficacia della terapia e per prevenire e gestire eventuali effetti collaterali dei farmaci in modo adeguato o per modificare la terapia. Nel Centro di Chirurgia Bariatrica di Humanitas San Pio X, i protocolli prevedono un percorso di almeno 3-4 mesi da prolungare eventualmente sino al raggiungimento dell’obiettivo di normopeso durante il quale i medici e dietisti seguono il paziente nel percorso di perdita del peso. Sulla base dell’esperienza clinica, nei pazienti del Centro che seguono la terapia farmacologica come prescritto, in associazione alla terapia nutrizionale, la perdita di peso è di circa 1 chilo a settimana. 

Obesità: perché è una malattia da curare?

L’obesità si caratterizza per un eccessivo accumulo di grasso corporeo, tale da compromettere la salute generale e aumentare il rischio di numerose patologie croniche, dall’artrosi ai disturbi respiratori e alterazioni del sonno (OSAS), fino al diabete di tipo 2, alle malattie cardiovascolari e all’ipertensione. Inoltre, l’obesità porta la persona a una riduzione della qualità della vita in generale, con difficoltà a spostarsi (ipomobilità), perdita dell’autonomia, bassa autostima, ansia e depressione. 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’obesità è una delle principali cause prevenibili di morte prematura. Tuttavia, non si tratta di una condizione che può essere prevenuta semplicemente esortando la persona a “mangiare di meno e muoversi di più”. L’obesità infatti non dipende soltanto da un’alimentazione eccessiva o sbilanciata, e dalla sedentarietà. Le cause sono complesse e includono fattori genetici, metabolici, ambientali, ormonali e comportamentali. Anche alcuni farmaci o patologie endocrine possono contribuire al sovrappeso e all’obesità. Per questo motivo, le persone con obesità necessitano di un approccio medico multidisciplinare, personalizzato e continuativo.

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