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Padel e Pickleball: come prepararsi alla partita ed evitare traumi

Il padel è ormai uno sport ampiamente praticato anche da principianti, sedentari e da chi non sa giocare a tennis, a cui si è affiancato il pickleball. Entrambi sono sport che possono presentare alcuni rischi di traumi che, però, anche nei principianti, possono essere evitati con la giusta preparazione. 

Ne parliamo con il dottor Vittorio Di Giacomo, ortopedico responsabile dell’unità di Traumatologia sportiva dell’ospedale Humanitas San Pio X

Cosa hanno in comune padel e pickleball?  

Padel e pickleball sono sport simili, più accessibili ai principianti rispetto al tennis, e per questo sono molto praticati anche da persone poco sportive, di ogni età e forma fisica. Entrambi gli sport però richiedono gesti atletici specifici, come ad esempio il servizio, che seppur più semplice rispetto a quello del tennis, da effettuare con precisione, forza e potenza nei colpi. Inoltre, è richiesta agilità nei movimenti e velocità nei cambi di direzione, cosa che necessita di ginocchia e caviglie sane, muscoli allenati.

Padel e pickleball, infatti, non sono semplici giochi, ma sport completi che richiedono preparazione sportiva, cura nel gesto tecnico e preparazione per ridurre al minimo il rischio di infortuni o di aggravare condizioni già presenti. 

Di frequente, infatti, anche piccole sollecitazioni dei muscoli su persone sedentarie o che non praticano sport con regolarità possono provocare lesioni meniscali, lesioni dei legamenti crociati e collaterali del ginocchio, lussazione della spalla, tendiniti da gomito del tennista e infiammazioni della cuffia dei rotatori. Senza contare che, seguendo i continui e veloci rimbalzi della pallina sui muri che fanno parte dell’area di gioco, si possono sovraccaricare muscoli, tendini e articolazioni anche nelle persone allenate. Infine non è da sottovalutare la stanchezza che nelle persone non allenate può farsi sentire prima della fine della partita, costringendo l’organismo a sforzi “oltre il limite” che, come è ormai noto nella traumatologia sportiva, aumentano il rischio di traumi e infortuni durante lo sport. 

Come prepararsi alla partita per evitare traumi?

La preparazione sportiva e la conoscenza del gesto atletico, cioè come colpire la pallina, ad esempio, è fondamentale per evitare i traumi da improvvisazione. Pertanto, “provare” a fare una partita di padel o pickleball, oppure ogni altro sport, senza alcuna preparazione muscolare, è altamente sconsigliato. 

  • Preparazione iniziale e di routine
    • Se si desidera iniziare a praticare questi sport è importante pianificare allenamenti propedeutici per rinforzare i muscoli della spalla, del braccio e dell’avambraccio, della coscia e della gamba, meglio affidandosi ad esperti in ambito tennistico. Una volta impostata la routine di allenamento muscolare, si dovrà lavorare sulla propriocezione, ossia l’equilibrio del corpo, allenandosi su tavolette instabili. Si tratta di esercizi particolarmente importanti perchè durante una partita capita spesso di ritrovarsi su una gamba sola mentre si cambia direzione rapidamente per prendere la pallina.
  • Riscaldamento o warm-up pre partita
    • Il riscaldamento o warm-up prima di ogni partita, con una corsetta leggera, 5 minuti di cyclette seguiti da allungamenti e affondi servono a preparare muscoli e tendini alla partita. In particolare per le braccia e spalle, può essere utile effettuare esercizi di riscaldamento sfruttando la rete del campo: legando un elastico ai supporti della rete e prendendone l’altra estremità in mano, si possono eseguire degli esercizi di rinforzo e stabilizzazione della spalla.
  • Stretching post partita
    • Warm-up e stretching non sono la stessa cosa: lo stretching muscolare è da riservare al dopo partita, perché eseguito prima, a freddo, non porta alcun beneficio (e anzi può risultare dannoso) per l’apparato muscolo-tendineo.
  • Scarpe e racchetta adatte 
    • La scelta della racchetta dipende dal grado di preparazione; pertanto, è utile farsi consigliare da persone esperte, al fine di evitare infiammazione del polso e del gomito. Per le scarpe è bene valutare la scelta sulla base del tipo di appoggio del proprio piede (pronazione, supinazione, neutra) per evitare sovraccarichi muscolari e infiammazioni a livello della pianta del piede, della caviglia e del tallone.

In caso di dolore, cosa fare?

Per chi si appassiona a uno sport è difficile ridurre le partite e gli allenamenti perchè compare un “piccolo” dolore. Il dolore, però, è sempre un campanello d’allarme che qualcosa non funziona come dovrebbe. Provare a tollerarlo e continuare a giocare nell’attesa che passi da solo, oppure prendere degli antinfiammatori per gestirlo, non è una buona idea.

Invece, alla comparsa del dolore è consigliabile smettere di giocare, ridurre la frequenza delle partite e degli allenamenti, e se il dolore non passa o ritorna effettuando gesti quotidiani, rivolgersi allo specialista.

Ortopedia e Traumatologia

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