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Sport e adolescenti: perché è importante continuare a praticare attività fisica

Praticare attività fisica è importante per lo sviluppo e la salute dei bambini fin dalla prima infanzia. È durante l’infanzia che il bambino acquisisce il piacere a uno stile di vita attivo, tuttavia, è tra gli adolescenti che si registrano i più alti livelli di abbandono delle pratiche sportive, non sempre giustificato dal fenomeno della “generazione digitale” o da un maggiore impegno richiesto negli studi. 

Quindi, perché è importante che gli adolescenti continuino a praticare sport? Ne parliamo con il dottor Federico D’Amario, responsabile di Ortopedia protesica e ricostruttiva anca e ginocchio di Humanitas San Pio X.

«L’adolescenza è una fase della vita in cui cambiano gli equilibri funzionali e ormonali, aumenta la statura, cambia la socialità, il modo di interagire con il gruppo e con l’ambiente – spiega il dottor D’Amario -. Inoltre, è proprio in questa fase della vita che lo scheletro è nel massimo del suo accrescimento e possiede il massimo di adattabilità, e che cambia la composizione corporea in termini di massa magra e massa grassa di maschi e femmine. Lo stile di vita adottato durante l’adolescenza ha la capacità di influenzare la salute delle ossa, e la salute in generale sia in positivo che in negativo, anche nell’età adulta. Questo vale in modo particolare per le ragazze che, continuando a praticare sport da adolescenti, possono iniziare a favorire la salute delle ossa e prevenire l’insorgenza di patologie come l’osteoporosi».

Adolescenti: quale sport scegliere?

«Gli adolescenti, però, non scelgono di praticare sport per la salute – prosegue l’ortopedico -. Per molti ragazzi e ragazze, questa è l’età in cui si abbandonano gli sport praticati da bambini oppure se ne intensificano gli allenamenti, ma anche si scelgono nuove attività da condividere con i propri coetanei. La scelta dell’attività giusta da praticare, però, deve essere adeguata sia alla struttura dell’adolescente e alle sue preferenze in termini di attività fisica, sia all’entità del carico e della ripetizione degli esercizi per promuovere la resistenza e il potenziamento muscolare. A questo scopo, possono essere consigliate attività che prevedono la corsa, esercizi a corpo libero con ostacoli bassi, attività in salita come il trekking, scale di corda, spalliere, ovvero esercizi differenziati in termini di opposizione e resistenza». 

Sport e adolescenti: piacere, tendenza e anche salute 

«Non va quindi dimenticato l’elemento di gratificazione, e anche di tendenza, che orienta le scelte degli adolescenti – sottolinea l’esperto -. Occorre, pertanto, tenere in considerazione le mode del periodo rispetto all’attività sportiva, anche quella cosiddetta destrutturata, che prevede campi di gioco cittadini, offre libertà di espressione dei ragazzi, auto-organizzazione dei ruoli e delle attività sportive, ma anche impegno e rigore nell’apprendere i gesti tecnici.

Sono un esempio attività come il parkour, la street dance, l’hip hop, lo skate, la bmx bike. Si tratta di sport e attività che, praticate in luoghi adatti e con le protezioni di sicurezza adeguate, permettono all’adolescente di acquisire un automatismo del gesto efficace, sviluppare coordinazione e capacità di protrarre gradualmente la durata della pratica sportiva, sviluppando destrezza e miglioramento delle funzioni cardio-respiratorie».

Sport: per la salute e la socialità 

«Promuovere la pratica di uno sport agli adolescenti solo “perché fare sport fa bene”, può non essere la strada giusta per favorire una continuità sportiva -conclude D’Amario -. Ai genitori pertanto, spetta il compito di sapere che lo sport praticato con regolarità favorisce una crescita sana ed equilibrata anche in termini di evitare il sovrappeso, ma altrettanto importante è dare all’adolescente la possibilità di scegliere un’attività che gli permetta di sviluppare socialità, senso civico, senso di appartenenza al gruppo e consolidare il carattere. A tale scopo, la scelta dello sport potrebbe ricadere su giochi di squadra che abbiano alla base il rispetto di regole predeterminate, con ruoli specifici e l’applicazione di schemi, come ad esempio calcio, volley, basket, ma anche attività come escursioni in montagna e nei boschi, il campeggio in un ambiente naturale, che prevedano anche l’utilizzo di mappe del territorio, stimolino il riconoscimento di luoghi e segni della natura così da favorire il recupero della relazione con l’ambiente e le risorse naturali.

Questo approccio alla pratica sportiva può contribuire anche a ridurre l’eccessiva pressione che alcuni genitori o allenatori hanno verso le performance sportive degli adolescenti, ai quali richiedono risultati assolutamente inadatti all’età, allo sviluppo fisico e psicologico, e che in molti casi sono il motivo dell’abbandono sportivo nell’adolescenza». 

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