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Sport e cuore: quali sono i rischi per chi ha un defibrillatore cardiaco ICD?

Tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare sono state responsabili di arresti cardiaci durante attività sportive agonistiche e amatoriali in giovani sportivi. In queste persone è indicato l’impianto di un defibrillatore cardiaco sottocutaneo, noto come S-ICD. Tuttavia, i protocolli italiani sul rientro all’attività sportiva in caso di impianto di defibrillatore potrebbero sfavorire la ripresa dell’attività sportiva agonistica. 

Ma approfondiamo l’argomento con il professor Giulio Stefanini, cardiologo di Humanitas San Pio X.

Cos’è il defibrillatore cardiaco impiantabile e come funziona?

Il defibrillatore cardiaco impiantabile è un dispositivo elettrico grande quanto un orologio da taschino che viene impiantato sottopelle nella zona al di sotto della clavicola sinistra o a livello dello sterno nelle persone esposte al rischio di aritmie cardiache gravi quali tachicardia e fibrillazione ventricolari, ad esempio, che possono portare all’arresto cardiaco improvviso e alla morte. Il dispositivo, impiantato nel corso di un intervento chirurgico in anestesia locale, viene collegato al muscolo cardiaco attraverso elettrocateteri (uno o due fili) che inviano impulsi in modo autonomo al muscolo cardiaco quando il dispositivo riconosce e rileva un’anomalia di conduzione elettrica. Lo shock elettrico fornito dal dispositivo permette quindi, senza alcun intervento dall’esterno, di restaurare la normale funzionalità cardiaca in caso di tachicardia ventricolare o fibrillazione ventricolare, e defibrillare autonomamente il cuore, fornendo al paziente una terapia elettrica salvavita immediata.

Una volta impiantato, inoltre, il defibrillatore viene collegato in remoto tramite un particolare computer, grazie al quale il cardiologo può vedere tutte le informazioni che riguardano l’attività elettrica del cuore del paziente, ogni volta che il defibrillatore invia impulsi e il suo funzionamento.

E’ possibile fare sport con un defibrillatore?

La limitazione alla pratica di sport agonistico non dipende dall’impianto di un defibrillatore cardiaco, ma dalla patologia clinica sottostante che potrebbe sconsigliare sport a media-alta intensità. Infatti, uno studio pubblicato su Circulation, una delle più importanti riviste specializzate in cardiologia, condotto sui dati di un registro americano su 440 sportivi agonistici tra 10 e 60 anni, alcuni di livello internazionale, ha evidenziato che il defibrillatore cardiaco impiantabile rende sicura l’attività sportiva anche in sport fisicamente impegnativi come corsa, basket, calcio, tennis, pallavolo, sci e snowboard

Lo studio, che è durato quattro anni, ha rilevato che il 7% degli atleti aveva ricevuto impulsi durante la partecipazione a gare o allenandosi, e il 6% a riposo, ma in nessun caso era stato necessario l’intervento esterno dei soccorsi. Il fatto che il defibrillatore cardiaco si attivasse durante l’attività sportiva aveva permesso di interrompere l’aritmia senza danno per lo sportivo; tuttavia, negli sportivi con alcune gravi aritmie, come la cardiomiopatia ventricolare destra aritmogenica, sono stati necessari un numero superiore di impulsi rispetto a sportivi con altre aritmie. 

Tuttavia, nonostante i dati rassicuranti dello studio, i pazienti-sportivi con ICD che desiderano praticare sport a qualunque livello, dovrebbero discuterne prima con il proprio cardiologo. 

Quali sport si possono fare in sicurezza?

Sono diversi gli sport che può fare chi ha un dispositivo impiantato per la defibrillazione cardiaca. Attenzione però che se si decide di dotarsi di dispositivi per monitorare la corsa ed altri parametri, ad esempio, come pressione e frequenza cardiaca, è bene informarsi su eventuali interferenze con il defibrillatore. 

Camminare, anche su tapis roulant, è l’attività fisica raccomandata per tutti, a cui si possono aggiungere diversi altri sport da praticare dopo aver chiesto il parere del proprio cardiologo che potrà anche consigliare sull’eventualità intensità massima (e frequenza massima) che il paziente potrà raggiungere durante l’attività.

In generale, il portatore di defibrillatore impiantabile, così come il portatore di pacemaker, dovrà prestare attenzione a quegli sport che implicano un sovraccarico dell’arto sinistro (zona in cui si trova l’impianto) come il tennis, il nuoto, la pesistica, e il traumatismo dei cateteri sottocutanei a causa di contatto fisico, come nel calcio e calcetto, ad esempio. Altri sport come sci e ginnastica a corpo libero, invece, possono essere praticati senza grossi limiti, tenendo a mente le raccomandazioni su sovraccarico dell’arto superiore, mentre chi sceglie il ciclismo dovrà valutare bene le distanze da percorrere per evitare sforzi eccessivi. E’ comunque importante sottolineare che si tratta di dispositivi molto resistenti, realizzati tenendo in considerazione anche il potenziale traumatismo che si può verificare in questa area.

In generale tutti gli sport possono essere praticati con intensità moderata.

Specialista in Cardiologia

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