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Tumore ovarico: fattori di rischio, controlli e prevenzione

Il tumore dell’ovaio è ancora oggi considerato uno dei “big killer” tra tutti i tumori ginecologici, spesso diagnosticato nelle fasi più avanzate della malattia. Diversi sono i fattori di rischio, ma è possibile aiutare la prevenzione modificando alcuni comportamenti. Tuttavia, in caso di diagnosi di tumore ovarico è importante essere seguite in centri di alta specializzazione, in modo da aumentare le probabilità di guarigione, di speranza di sopravvivenza e di cure personalizzate per queste malattie.

Ne parliamo con la professoressa Domenica Lorusso, Professore Ordinario di Ginecologia ed Ostetricia di Humanitas University e Direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia Oncologica presso Humanitas San Pio X

Quali sintomi fanno sospettare il tumore dell’ovaio?

Esistono diversi tipi di tumore ovarico che però si manifestano tutti con sintomi generici nelle fasi iniziali, spesso di tipo gastrointestinale, come dolore addominale e difficoltà digestive. La presenza di sintomi aspecifici e la mancanza di esami di screening validati per la diagnosi precoce del tumore delle ovaie, infatti, sono le cause principali del ritardo diagnostico che nella maggioranza dei casi avviene quando la malattia è già in stadio avanzato. 

Tuttavia, il sospetto di tumore ovarico può essere posto durante una visita con ecografia pelvica che la donna può richiedere per i propri disturbi generici oppure durante la visita ginecologica con ecografia transvaginale, specie in presenza di fattori di rischio riferiti dalla paziente durante la raccolta dell’anamnesi. 

Quali sono i fattori di rischio e come si previene il tumore ovarico?

Sviluppare un tumore ovarico dipende da diversi fattori, tra cui l’età compresa tra 50 e 69 anni, la comparsa precoce della prima mestruazione (menarca) e/o la menopausa tardiva, cioè dopo i 55 anni, non aver avuto figli o aver avuto una prima gravidanza dopo i 35 anni, infertilità, la presenza in famiglia (familiarità) di casi di tumore ovarico e tumore mammario, e mutazioni dei geni BRCA 1 e BRCA 2. Inoltre, obesità e sovrappeso sono condizioni che aumentano il rischio di sviluppare tumori dell’ovaio.

La presenza di uno o più fattori di rischio deve condurre la donna a mettere in atto azioni di prevenzione come perdere peso e seguire uno stile di vita sano e attivo in caso di sovrappeso e obesità, e secondaria, ovvero di diagnosi precoce, con controlli ginecologici annuali con ecografia transvaginale per intercettare il tumore nelle fasi iniziali, quando non dà sintomi. Per il tumore ovarico non sono disponibili programmi di screening per la diagnosi precoce, come nel tumore della cervice uterina, ma è bene sottolineare che la visita ginecologica annuale con ecografia transvaginale a partire dalla prima visita ginecologica che dovrebbe essere effettuata entro un anno dal primo rapporto sessuale, è attualmente uno strumento efficace di prevenzione secondaria. Invece, per le donne con positività per alterazioni/mutazioni nei geni BRCA1 e 2, e familiarità per il tumore dell’ovaio, sono raccomandati controlli ed esami specifici già dall’età di 30-35 anni.

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