L’anemia in gravidanza è un problema di salute globale. Mentre un certo grado di anemia fa parte della normale fisiologia della gravidanza, l’anemia da carenza di ferro (anemia sideropenica) può avere gravi conseguenze negative per la salute della madre e del bambino (carenza di ferro alla nascita, rischio di nascita pretermine, basso peso alla nascita e neonati piccoli per l’età gestazionale, funzionamento cognitivo alterato).
Fondamentale quindi è riconoscere e trattare l’anemia da carenza di ferro nella donna in gravidanza fin dal primo trimestre. Tuttavia, nelle donne gravide con anemia sideropenica che non risponde al trattamento terapeutico con dieta e ferro per via orale, è necessario riconoscere le cause della carenza di ferro e ricorrere a trattamenti specifici in gravidanza. Nell’Ambulatorio Anemia in Gravidanza di Humanitas San Pio X, gli specialisti effettuano esami e terapie specifiche nelle donne in gravidanza con anemia sideropenica (come da linee guida).
Perché c’è carenza di ferro in gravidanza?
Il fabbisogno di ferro aumenta molto durante la gravidanza a causa dell’espansione del volume del sangue della madre e del fabbisogno di ferro per la produzione di globuli rossi fetali e la crescita feto placentare.
- Nel primo trimestre, sono necessari circa 1-2 mg/giorno di ferro (simile al fabbisogno normale nello stato non gravidico).
- Nel secondo trimestre, il fabbisogno aumenta da 4 a 5 mg/giorno a causa dell’aumento della produzione materna di globuli rossi, della produzione fetale di globuli rossi e della crescita feto placentare.
- Nel terzo trimestre, il fabbisogno aumenta a circa 6 mg al giorno a causa della continua produzione materna e fetale di globuli rossi e della crescita feto placentare.
Diversi fattori contribuiscono alla carenza di ferro in gravidanza:
- perdite di sangue da gravidanze precedenti
- breve intervallo tra i parti (il parto comporta la perdita di circa 250 mg di ferro)
- ridotta o compressa assunzione/assorbimento di ferro con la dieta a causa di nausea e vomito della gravidanza, malattie infiammatorie intestinali, chirurgia bariatrica, ad esempio
- carenza di ferro prima della gravidanza.
A cosa serve l’Ambulatorio Anemia in Gravidanza?
Nell’Ambulatorio Anemia in Gravidanza le donne con anemia sideropenica refrattaria al trattamento terapeutico con dieta e ferro per via orale vengono seguite dagli specialisti per rilevare, monitorare e correggere la carenza di ferro.
Sulla base della documentazione del fallimento terapeutico (dieta e ferro per bocca), vengono eseguiti esami specifici del sangue (ferritina sierica, test della saturazione della transferrina) per diagnosticare la carenza di ferro. Gli esami prevedono un prelievo di sangue nel primo trimestre e nel secondo trimestre. Infatti, la terapia tardiva può non essere efficace per ridurre i rischi associati all’anemia sideropenica materna.
Per le donne con anemia da carenza di ferro (specialmente se grave o sintomatica) che non tollerano il ferro per via orale (o quelle che non hanno l’atteso aumento del livello di emoglobina con il ferro per via orale), il ferro per via endovenosa è la via di somministrazione ottimale per correggere completamente la carenza.