Con l’invecchiamento è possibile sperimentare un fisiologico declino di alcune delle proprie capacità cognitive. È esperienza comune, infatti, avere qualche difficoltà di memoria, piuttosto che nel trovare le parole o nel risolvere compiti nuovi con la stessa prontezza di un tempo. Le funzioni cognitive, inoltre, possono essere influenzate, a tutte le età, da un’ampia varietà di condizioni mediche e psichiatriche, da squilibri nutrizionali, da alcuni trattamenti farmacologici e da fattori emotivi, sociali ed ambientali.
La demenza si caratterizza per la presenza di processi patologici di tipo degenerativo che comportano disturbi di natura progressiva e spesso irreversibile a carico delle funzioni cognitive, del comportamento, della personalità e della sfera emotiva. Tra le cause, la Malattia di Alzheimer, ad esordio tipico caratterizzato prevalentemente da progressive difficoltà di memoria, più o meno associate ad altri cambiamenti cognitivi e/o comportamentali, è la più frequente e di certo la più nota, ma non l’unica.
La diagnosi differenziale tra difficoltà cognitive fisiologiche e patologiche e, tra queste ultime, la definizione della possibile eziologia rimane ad oggi prevalentemente clinica, basandosi, oltre che su esami medici e strumentali, anche sull’anamnesi diretta e riferita dai familiari e sull’impiego di colloqui clinici e test neuropsicologici.
L’ambulatorio dei disturbi della memoria è un servizio che si rivolge agli individui interessati da difficoltà cognitive, progettato per fornire una valutazione, una diagnosi differenziale, un eventuale trattamento farmacologico e un follow up longitudinale.
I servizi offerti dall’ambulatorio includono:
- valutazione neurologica iniziale
- valutazione neuropsicologica, basata sul colloquio clinico con i pazienti e i suoi familiari e sulla somministrazione di test psicometrici atti ad indagare la memoria, il linguaggio, le abilità visuo-spaziali e prassiche, le funzioni esecutive, il tono dell’umore e aspetti emotivo-comportamentali. L’obiettivo consiste nel tracciare un profilo neuropsicologico da condividere con il neurologo di riferimento come parte integrante del processo diagnostico.
- seconda visita neurologica, con eventuale comunicazione della diagnosi e delle diverse possibilità di trattamento
- cure mediche farmacologiche e visite neurologiche di follow-up
- valutazioni neuropsicologiche di controllo
- interventi di stimolazione e/o riabilitazione cognitiva
- collegamento alle risorse sociali locali
- formazione, orientamento e supporto ai caregiver
L’ambulatorio dei disturbi della memoria, inoltre, partecipa al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) del deterioramento cognitivo, coordinato dall’Istituto Neurologico Besta di Milano e realizzato al fine di giungere ad una piena integrazione tra ospedali e territorio per una presa in carico in continuità dei pazienti affetti da disturbi cognitivi.