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Fibromi uterini e gravidanza, quali rischi?

I fibromi (o miomi) uterini sono neoformazioni dell’utero di carattere benigno e di rado evolvono in tumori veri e propri. La loro dimensione può variare da pochi millimetri a grandezze decisamente più importanti, diversi centimetri.

Non tutte le donne affette da fibromi sono a conoscenza della loro presenza: i fibromi infatti possono essere del tutto asintomatici. La sintomatologia con cui si manifestano dipende non solo dalla grandezza, ma anche dalla localizzazione. I fibromi possono infatti formarsi nella cavità uterina, nello spessore della parete dell’utero o sulla sierosa, la superficie dell’utero.

Le cause della loro insorgenza non sono note, si pensa giochino un ruolo fattori genetici e ormonali.

Con quali sintomi si manifestano i fibromi?

I sintomi più comunemente riportati dalle pazienti sono: perdite mestruali abbondanti e mestruazioni ravvicinate, perdite intermestruali, dismenorrea (ovvero mestruazioni dolorose), dolore pelvico, frequente bisogno di urinare, mal di schiena . In molte pazienti però, i fibromi possono essere asintomatici.

Si può affrontare una gravidanza in presenza di fibromi?

Risponde il Dott. Alessandro Bulfoni, Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia ed Ostetricia di Humanitas San Pio X.

“I fibromi – spiega il Dott. Bulfoni – possono causare infertilità e pertanto essere la causa primaria di una gravidanza che non arriva”.

In modo particolare quelli che coinvolgono la cavità uterina o quelli di parete soprattutto se di grosse dimensioni possono essere di ostocalo all’impianto dell’ovocita fecondato.

“In molti casi, viceversa, – continua il medico – è possibile concepire e portare a termine una gravidanza. Ma, sebbene la convivenza tra gravidanza e fibromi sia possibile, è bene affidarsi ai consigli del proprio ginecologo: ogni paziente infatti è diversa e solo un approccio personalizzato consente di gestire la situazione clinica al meglio”.

Il mioma in genere non è pericoloso per la crescita e per la salute del bambino; in alcuni casi però può ridurre la crescita fetale o causare contrazioni uterine, parto prematuro, presentazione fetale podalica (che richiede un parto cesareo) e in alcuni casi essere causa di abortività ripetuta.

Come si curano i fibromi uterini?

Gli approcci terapeutici sono molteplici e dipendono dal quadro clinico e dalle condizioni della paziente. Se i fibromi sono asintomatici, spesso è sufficiente un loro costante monitoraggio: visita ginecologica ed ecografia consentiranno di rilevare eventuali cambiamenti nelle dimensioni .

Altre opzioni sono la terapia farmacologica, l’intervento chirurgico o l’embolizzazione.

“In ogni caso – conclude il Dott. Bulfoni – condividere ogni passo della gravidanza con il proprio ginecologo, è fondamentale per affrontare la gravidanza in maniera serena”.

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