COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Centro Chirurgia per l’Ernia

Il Centro per l’Ernia di Humanitas Pio X prevede un approccio multidisciplinare che va dalla diagnosi iniziale al completamento del decorso post operatorio per le ernie primitive (ernia inguinale, ernia crurale, ernia ombelicale, ernia epigastrica, ernia di Spigelio), le ernie secondarie (laparoceli, ernie recidive), e per casi particolari come la diastasi muscolare dei retti con addome pendulo (cute in eccesso). 

Le ernie addominali, chiamate patologie erniarie addominali, sono una fuoriuscita di tessuto normalmente contenuto all’interno dell’addome. Le ernie addominali possono essere primitive oppure secondarie (causate) a un intervento chirurgico. In quest’ultimo caso si definiscono laparoceli (ernie su pregresse cicatrici chirurgiche). I sintomi più comuni riferiti dal paziente sono la comparsa di una tumefazione (gonfiore) che si accentua con gli sforzi fisici o con i colpi di tosse, e un senso di fastidio locale. Un sintomo di difficile interpretazione invece è il dolore che può essere raramente collegato a un’ernia addominale, mentre è più frequente un disturbo muscolare quale uno stiramento, uno strappo oppure un’infiammazione dei tendini. 

In presenza di ernie, l’intervento chirurgico spesso è indicato per prevenire future complicanze (strozzamento) oppure un aumento della dimensione dell’ernia stessa. I pazienti che si devono sottoporre all’intervento chirurgico di correzione dell’ernia trovano al Centro Chirurgia per l’Ernia la massima professionalità e competenza da parte dei medici specialisti, potendo beneficiare sia dell’intervento chirurgico tradizionale che di quello laparoscopico. Nella maggior parte dei casi di ernie primitive, l’intervento viene condotto in regime di Day Hospital (con ricovero dalla mattina al tardo pomeriggio) e l’operazione si esegue in anestesia locale con leggera sedazione in sala operatoria. Il ritorno alla vita sociale, ricreativa e sportiva avviene in brevissimo tempo.

Quali tipi di ernie vengono trattate?

Ernie primitive:

ernia inguinale,

ernia crurale, 

ernia ombelicale,

ernie addominarli

ernia femorali

ernia epigastrica,

ernia di Spigelio.

Ernie secondarie:

laparoceli,

ernie recidive.

Casi particolari:

diastasi muscolare dei retti con addome pendulo (cute in eccesso).

Come si prenota una visita? 

E’ possibile prenotare una visita chirurgica per prima valutazione presso il Centro Chirurgia per l’Ernia di Humanitas San Pio X sia con il sistema sanitario nazionale (SSN) con impegnativa del proprio medico curante, oppure in regime privato o convenzionato (enti/assicurazioni). 

Il percorso multidisciplinare del Centro Chirurgia per l’Ernia 

Punto di forza del Centro Chirurgia delle Ernie di Humanitas Pio X è l’approccio multidisciplinare a questa patologia non grave ma spesso invalidante per il paziente. 

Visita chirurgica

Il paziente affetto da ernia viene valutato prima dal chirurgo che, dopo la prima visita, può decidere l’iter diagnostico più adeguato al tipo di intervento su misura, oppure richiedere una rivalutazione dal fisiatra, in caso di sospetto di un problema muscolare o tendineo della parete addominale. Una volta diagnosticata la presenza di un’ernia, l’iter diagnostico terapeutico prevede il prericovero (esami di routine e visita con l’anestesista) e, qualora necessario, una rivalutazione dai nostri specialisti (cardiologo, pneumologo, allergologo, urologo, internista) per ottimizzare le terapie relative alle eventuali patologie croniche di cui soffre il paziente.

Solo una volta ottenuto il corretto aggiustamento delle terapie del paziente si programmano la data e il tipo di intervento chirurgico e l’anestesia più adatta al paziente. 

Il percorso multidisciplinare prevede:

– diagnosi clinica

– diagnosi strumentale

– preparazione del paziente all’intervento

– intervento chirurgico “tailored” ossia su misura

– gestione post-operatoria

– ottimizzazione del controllo del dolore post-operatorio.

Percorso di diagnosi clinica e strumentale

La diagnosi clinica è lo strumento fondamentale per avere la conferma della presenza di un’ernia della parete addominale. In caso di sospetto di un’ernia è importante eseguire una visita chirurgica per impostare il corretto percorso diagnostico terapeutico. Mentre per i più comuni tipi di ernie (inguinali, crurali o ombelicali) può non essere necessario alcun esame radiologico, per le ernie recidive e per i laparoceli è di fondamentale importanza eseguire esami radiologici. Dopo la visita chirurgica, gli esami radiologici (ecografia della cute e del sottocute, TAC dell’addome con o senza mezzo di contrasto, in casi particolari anche Risonanza Magnetica dell’addome) servono a inquadrare al meglio il tipo di ernia e l’intervento più adatto per il paziente. L’ecografia della cute e del sottocute viene effettuata solo se prescritta dallo specialista perché, soprattutto nei soggetti di sesso maschile, può riscontrare delle ernie, di solito inguinali, che in realtà non sono la causa dei disturbi riferiti dal paziente. Nel Centro per l’Ernia di Humanitas San Pio X sono disponibili tali mezzi di diagnosi che consentono al chirurgo di avere tutti gli strumenti per impostare il trattamento chirurgico migliore per il paziente.

Preparazione all’intervento e prericovero

Dal giorno della visita chirurgica alla data dell’intervento trascorre un periodo di tempo in cui il chirurgo fornisce delle indicazioni al paziente su come gestire al meglio la propria ernia (mutande elastiche contenitive, fasce contenitive addominali). 

In caso di altre patologie croniche per le quali il paziente prende abitualmente farmaci, sarà il chirurgo a valutare, caso per caso, se sia necessario rivedere le terapie del paziente ad opera dei nostri specialisti di riferimento (cardiologo, pneumologo, allergologo, internista, urologo). Qualche giorno prima dell’intervento il paziente esegue: 

  • esami di routine (esami ematici, ECG ed eventualmente Rx torace)
  • visita anestesiologica. In caso sia necessario, l’anestesista può richiedere ulteriori accertamenti.

Questa tipologia di approccio multidisciplinare mette al centro il paziente al fine di ottenere il massimo beneficio dall’intervento chirurgico con il minor stress per l’organismo.

Intervento chirurgico “tailored” su misura

Le ernie vengono corrette con interventi su misura, personalizzati, con anestesie di “superficie” (anestesie locali o locoregionali), ma se il paziente lo desidera durante l’intervento può comunque essere addormentato con una leggera sedazione. L’intervento per le ernie può essere effettuato anche in chirurgia laparoscopica (con i buchini) che ha un vantaggio in termini di ripresa post-operatoria, ma necessita di un’anestesia generale (con intubazione). 

Tutti gli interventi di correzione di ernia hanno in comune:

  • correggere il difetto della parete addominale senza creare tensione (“tension free”)
  • separare tra loro le fasce muscolari (“component separation”) con l’utilizzo di una rete (“mesh”) che può essere non riassorbibile, riassorbibile o parzialmente riassorbibile. 

Insieme al chirurgo di riferimento è possibile discutere del tipo di intervento, dell’anestesia e del tipo di rete da utilizzare al fine di creare un intervento “tailored” ossia su misura.

Gestione post-operatoria

In genere le ernie primitive più comuni (inguinale, crurale, ombelicale, epigastrica) vengono riparate con interventi in Day Hospital, in anestesia locale, con ricovero al mattino e dimissione in giornata. E’ possibile comunque pernottare in struttura con dimissione la mattina successiva qualora le condizioni del paziente lo richiedano. 

Per gli interventi più complessi, che richiedono più notti di degenza, utilizziamo un protocollo chiamato ERAS (enhanced recovery after surgery), in cui si cerca di mobilizzare il paziente più precocemente possibile e fornirgli tutti i supporti e gli aiuti per riprendere rapidamente la propria autonomia. Nel Centro per l’Ernia di Humanitas San Pio X sono presenti figure professionali (medici, infermieri, OSS, fisioterapisti) che forniscono ai pazienti tutto il supporto di assistenza e psicologico al fine di instaurare il corretto rapporto di fiducia che consenta un recupero funzionale progressivo ma veloce.

Qualora fosse necessario anche nel post-operatorio tutti i nostri specialisti (cardiologo, pneumologo, internista, urologo, etc) sono a disposizione dei pazienti per rivalutazione delle terapie in atto o per trattare eventuali alterazioni delle condizioni cliniche derivanti dal trauma chirurgico.

Controllo e ottimizzazione del dolore post-operatorio

Nel Centro per l’Ernia di Humanitas San Pio X sono stati messi a punto dei protocolli di analgesia post-operatoria allo scopo di ottimizzare il controllo del dolore. Ad ogni paziente, al termine dell’intervento, viene assegnata una scheda contenente lo schema dei farmaci da somministrare a intervalli precisi per le prime ore post-operatorie, e la prescrizione di antidolorifici al bisogno su richiesta del paziente. A intervalli regolari, gli infermieri annotano su una scheda apposita il livello di dolore riferito dal paziente (scala VAS che definisce l’intensità del dolore da 0 dolore nullo, a 10 dolore insopportabile) per monitorare l’analgesia post-operatoria e ridurre al minimo il dolore percepito dal paziente. In caso di inefficacia della terapia prescritta è comunque possibile contattare h24 un medico anestesista che potrà aggiustare la posologia dei farmaci o aggiungere ulteriori trattamenti.