COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Menopausa: secchezza vaginale, dolore ai rapporti sessuali, prurito intimo. Cosa fare?

La menopausa è un fase fisiologica nella vita di una donna, che può essere accompagnata da diversi disturbi che impattano sulla sua vita sessuale, psicologica e di relazione. Circa metà delle donne in menopausa riferisce secchezza vaginale, dolore ai rapporti sessuali, prurito intimo, dolore a camminare o andare in biciletta: sono alcuni dei sintomi di una riduzione dell’elasticità e assottigliamento dei tessuti genitali e della mucosa vaginale, che prende il nome di atrofia vulvovaginale. Ne parliamo con la dottoressa Raffaela Cinzia Di Pace, ginecologa e sessuologa di Humanitas San Pio X.

Qual è la causa dell’atrofia vulvovaginale?

«L’atrofia vulvovaginale è causata dalla riduzione degli ormoni estrogeni che si manifesta con la menopausa – spiega l’esperta -, ma può anche comparire in altre fasi della vita della donna come l’allattamento o l’uso di contraccettivi ormonali a basso dosaggio. I tessuti e la mucosa di vulva e vagina sono ricchi di recettori per estrogeni e androgeni, di cellule che producono sostanze fondamentali per la lubrificazione, il corretto pH vaginale, e per la protezione dalle infezioni, e di fibre collagene ed elastiche. Con la riduzione e cessazione della produzione di ormoni estrogeni da parte delle ovaie, vulva, vagina e genitali esterni modificano la struttura dei propri tessuti e quindi la loro funzione». 

Calo del desiderio e dolore: la causa è l’atrofia vulvovaginale?

«Avere una vita sessuale soddisfacente è una componente importante del benessere delle persone – prosegue la ginecologa -, perchè contribuisce ad alzare i livelli di serotonina, l’ormone del buonumore, aumentare l’autostima e migliorare la relazione affettiva con il partner. Il timore di sentire dolore durante la penetrazione, spesso è il motivo principale per cui la donna tende ad evitare i rapporti sessuali, a cui si  associa un calo del desiderio, molto frequente in menopausa a causa del calo del testosterone. Si tratta di una condizione che colpisce molte donne in postmenopausa, chiamata disturbo da desiderio ipoattivo: per evitare il dolore e il disagio nel rapporto sessuale, la donna si allontana dalle occasioni di incontro con il partner, e crea un distacco spesso non compreso dal partner. Inoltre, i cambiamenti della menopausa, spesso, fanno sentire la donna meno attraente. Come hanno osservato molti studi, una vita sessuale insoddisfacente che può iniziare già a 50 anni con l’inizio della menopausa, provoca un peggioramento della qualità di vita, ci si sente più tristi e insoddisfatti».

Cosa fare per curare l’atrofia vulvovaginale?

«Parlare con il proprio ginecologo dell’alterazione della propria sessualità in menopausa, aiuta a identificare la causa e trovare la cura più adatta a risolvere il problema – sottolinea la dottoressa Di Pace -. Oggi disponiamo di molte soluzioni all’atrofia vaginale: terapie locali con ovuli e creme vaginali che possono contenere ormoni, sostanze ad azione idratante o nutriente, microiniezioni di acido ialuronico e poliribonucleotidi, ma anche una terapia che si assume per bocca ma agisce a livello vaginale. In molti casi, però, la cura dell’atrofia vulvovaginale richiede l’uso di più terapie insieme o in sequenza».

Humanitas per lei di Humanitas San Pio X si prende cura della salute delle donne con particolare attenzione alla prevenzionediagnosi e cura delle principali patologie femminili, attraverso visite specialistiche ed esami specifici di primo e secondo livello.

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su