COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Il Punto Nascita di Humanitas San Pio X: tutte le novità 

Nei primi 10 mesi del 2020, i parti al Punto Nascita di Humanitas San Pio X sono aumentati del 6%, dato che continua ad essere confermato anche nei rimanenti due mesi dell’anno, nonostante, in Lombardia, si stia registrando un calo di nascite. Si tratta per la maggior parte dei casi di parti a termine, ma è possibile gestire anche parti pretermine tra la 34a e 37a settimana presso l’Unità Operativa di Neonatologia e Patologia neonatale recentemente riorganizzata.

Le novità della riorganizzazione del Punto Nascita

Neonatologo e Infermiera Pediatrica in Sala Parto: sia nel parto eutocico, sia in quello cesareo, nella sala parto sono presenti il neonatologo e l’infermiera pediatrica; al termine del parto cesareo il bambino viene immediatamente visitato dal neonatologo assistito dall’infermiera pediatrica. Nel parto eutocico, il bambino viene valutato sempre dal neonatologo, e se presenta le caratteristiche di stato di salute ottimale (pianto vigoroso, tono muscolare) il bambino viene posto immediatamente sul grembo della mamma e visitato alla seconda ora di vita. 

Skin-to-skin sempre: in entrambi i casi, se le condizioni cliniche del neonato lo permettono viene subito favorito lo skin-to-skin sul grembo della mamma. E’ ormai dimostrato che l’immediato contatto “pelle a pelle” della diade mamma e bambino favorisce l’allattamento e la montata lattea, oltre che favorire il rapporto mamma-bambino. Durante la procedura con durata di due ore il bambino viene monitorato secondo i parametri vitali di frequenza cardiaca saturazione e temperatura con attenta valutazione dal personale ostetrico. 

Rooming-in: al termine delle due ore dal parto, mamma e bambino vengono trasportati nella camera di degenza della mamma dove stanno insieme h24. Questo, per favorire sia la “conoscenza” reciproca sia per favorire la montata lattea

Qualora nei giorni di degenza per espressa richiesta della mamma o per condizioni cliniche subentranti materne, il neonato è accolto al nido dove  il personale infermieristico pediatrico si fa carico dell’assistenza. Degenza: tutti i giorni il bambino viene visitato dal personale medico neonatologo assistito dal personale infermieristico pediatrico e vengono valutate le condizioni cliniche e il peso del bambino, si parla e si discute con la mamma di eventuali dubbi che la mamma può presentare durante la degenza ospedaliera. Terminata la visita il personale medico e infermieristico del reparto restano disponibili per eventuali richieste materne.

Dimissione: il giorno della dimissione viene consegnata una lettera in cui viene riportato il decorso della degenza e riportati i risultati degli esami di routine eseguiti secondo le disposizioni ministeriali (il riflesso rosso per gli occhi, il test dell’udito, la saturazione e la bilirubina). Alla dimissione viene programmato un controllo ambulatoriale neonatologico  necessario per una valutazione clinica del neonato, la crescita ponderale e per chiarire eventuali dubbi dei genitori. Qualora il neonato al momento della dimissione necessiti di successivi accertamenti ematochimici e/o strumentali o visite specialistiche, gli stessi verranno programmati e riportati nella lettera della dimissione

Sicurezza e tampone molecolare: in fase di prericovero tutte le future mamme vengono sottoposte alla esecuzione del tampone molecolare per Sars-Cov-2 per avere il risultato prima che venga espletato il parto. Al fine di ridurre ulteriormente il rischio di presentazione di gestanti al parto in situazione sospetta per SARS-CoV-2, i tamponi molecolari verranno eseguiti a gestante e papà o in alternativa a congiunto designato per assistere al periodo espulsivo del parto, come segue:

– Alla 36^ e 38^ settimana 

– Parto eutocico: primipare a 40 settimane, pluripare a 39 settimane, a papà o congiunto designato per assistere al periodo espulsivo del parto. Le richieste di tampone del papà seguono per SSN il canale caregiver

– Taglio cesareo programmato: 48h prima del ricovero della gestante. 

Nel caso in cui trascorrano più di 72h dalla esecuzione del tampone rispetto al momento del parto, il tampone molecolare è ripetuto sia alla mamma che a papà/ congiunto designato. In entrambi i casi le richieste sono segnalate con carattere di urgenza al laboratorio di riferimento. Fino all’arrivo dell’esito del tampone la gestante/partoriente e il papà/ congiunto designato vengono considerati sospetti per SARS-CoV-2: si rammenta di seguire la scrupolosa osservanza delle procedure di utilizzo di DPI e sanificazione. 

In caso di tampone negativo, la gestante/partoriente segue il percorso Covid free; in caso di tampone positivo si applica quanto previsto dal protocollo regionale vigente di trasferimento presso HUB Covid materno-infantile.

Reparto Covid-free: il nostro ospedale è Covid-free, significa che non possono essere accettati pazienti con tampone positivo. In caso di:

    • tampone positivo: la mamma viene trasferita nei due hub Covid materno-infantile di riferimento stabiliti dalla Regione (Ospedale Sacco e Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico)
    • tampone in attesa di referto: se non è possibile avere il referto del tampone prima dell’espletamento del parto (esempio: la mamma arriva con travaglio incipiente)
    • tampone in attesa di referto: se non è possibile avere il referto del tampone prima dell’espletamento del parto (esempio: la mamma arriva con travaglio incipiente) la donna e il neonato verranno accolti in un’apposita sala parto che consente l’assistenza delle cure in sicurezza. Qualora il neonato necessiti di cure e assistenza clinica che non consentono il rooming-in è presente, nella nostra Unità Neonatale,  un’area di degenza per neonati patologici la cui mamma è in attesa di referto tampone Sars-Cov-2. Trascorse le due ore di Skin to Skin la diade mamma-neonato viene trasferita in apposita camera di degenza attrezzata per rispettare le linee guida della Regione Lombardia e delle Società Scientifiche (rooming-in in camera singola, mascherina durante skin-to-skin e allattamento, culla posta a circa 2 metri di distanza alla fine del letto, personale attrezzato con presidi anti-Covid). In caso di tampone positivo mamma e bambino verranno trasferiti, in sicurezza, presso gli hub dedicati; in caso di tampone negativo, la mamma e il bambino vengono trasferiti nelle camere di degenza oppure il neonato patologico nell’area di patologia neonatale dei neonati Covid free.

Papà/ un accompagnatore: dopo aver eseguito il tampone con esito negativo, papà o congiunto designato può essere presente nella fase di espletamento sia con cesareo sia con parto eutocico ma non durante il travaglio. Come nella fase 1 della pandemia, può essere messo a disposizione un I-pad per assistere al parto dalla sala d’attesa o dalla camera della mamma.

Neonati patologici: la UO di Neonatologia e Patologia Neonatale di Humanitas San Pio X è in grado di accogliere neonati con età gestazionale superiore alle 34 settimane e/o peso superiore a 1500 grammi. E’ inoltre garantita la gestione di neonati prematuri e a termine che presentano distress respiratorio lieve o moderato o che necessitano di indagini ematochimiche, strumentali cardiache, cerebrali o addominali, valutazioni neurologiche e oculistiche.

Servizi dopo la dimissione

      • per le mamme: disponibilità telefonica in reparto, consulenza psicologica per intercettare le fragilità post parto e in caso di necessità, effettuare percorsi di terapia
      • per i bambini: visite ambulatoriali neonatologiche, pediatriche, nutrizionali, cardiologiche, neuropsichiatriche infantili e oculistiche.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su